All'isola d'Elba c'è una storia che nessuno conosce, dell'ultimo re e l'ultima regina. Lui si chiamava Velturo* Spurinna e lei Ramessa Corona Cretani. Lui era l'ultimo re di Tarquinia, lei la principessa di Tuscania che sposandolo divenne regina di Tarquinia. Era la fine degli Stati Uniti d'Etruria, agli inizi del Terzo Secolo avanti Cristo.
Avevano un bel palazzo a Procchio, del quale rimane il rudere, qui https://maps.app.goo.gl/UoxmjqQo8xRSgaCA8
Scriveva l'archeologo che vi diresse gli scavi: "Ramtha Curunas Cretnai, forse la padrona di casa". Peccato che nello stesso testo si dimentica della donna che governa la CASA e dice che probabilmente questo edificio era una "fortezza d'altura", categoria moderna che non ha un corrispettivo in antico, né castrum né tantomeno oppidum, con una terminologia che rimanda nell'immaginario a una struttura difensiva dove stanno di guardia i soldati, che erano esclusivamente uomini.
Questo contraddice i risultati degli scavi, che hanno portato alla luce reperti tutti tipici di un'abitazione, compresi gli oggetti rituali o votivi, che non potevano certo mancare in un palazzo reale del "popolo più religioso di tutti". Plateale la presenza nell'edificio di almeno due stanze "femminili" dove erano disposti i telai per tessere, come dimostrano i numerosi pesi, fuseruole e rocchetti. Il nome della famiglia di lui compare in bella evidenza, non posticciamente inciso, ma originalmente dipinto, nel mezzo del fondo di un piatto di valore.
Il nome intero di lei, invece, è iscritto su una delle otto botti di terracotta contenenti grano dagli scantinati del palazzo.
La planimetria è un modello inconfondibile di Architettura Italica, si tratta di una Domus Tripartita ad Impluvium, anche se - rispetto alle case trovate in Maremma e nella Tuscia, - ha dimensioni enormemente maggiori. Rispetto ai 200/300 metri quadri di una villa aristocratica, il nostro Palazzo Spurinna Corona ha una superficie interna di circa 1800 metri quadrati.
Resiste all'incuria e alle intemperie, dimenticato da tutti, a pochi metri dal più frequentato sentiero dell'Elba dopo il Capanne, ovvero la Grande Traversata Elbana, e i numerosi passanti non possono sapere cos'è, non essendoci nemmeno un cartello.
Angelino Mazzei
*Velthur, nome ricostruito, essendo probabilmente figlio del più noto Aule e nipote di Velthur II