La grande tela dello sbarco di Napoleone all’Elba, cm 530 x cm 270, fu pensata un anno fa.
Capii che l’occasione era unica, poiché nei duecento anni trascorsi, pochissimo di celebrativo pittoricamente fu concepito all’Elba nei confronti dell’Imperatore. Questo resterà un mistero.
Con il contributo e l’appoggio concreto logistico ed esemplare del Comune di Portoferraio, ed il contributo di Banca dell’Elba, Lions Club, Italia Nostra, mi ritrovai così circa un mese fa in perfetta solitudine in quella meravigliosa enorme stanza che è la San Salvatore alla ex caserma De Laugier.
Giorni di grande concentrazione e trasporto, verso un dipinto difficile e delicato nell’argomento.
L’Imperatore è appena sbarcato alla Porta a Mare, ma nell’immaginario del pittore è su di un cavallo bianco. Tutto intorno è festa e tripudio.
È maggio, il popolo acclama sulla destra del dipinto. Un grappolo di uomini sudati, semplici, eccitati dall’idea del nuovo loro sovrano, sventolano bandiere e si accalcano; i notabili sono intorno a Napoleone e lo omaggiano. Un cavallo imbizzarrito si erge contro la scialuppa, con il suo occhio terrorizzato dalla folla in tumulto. Marinai ormeggiano la barca con corde consunte dall’uso, belle fanciulle ridono al sole di primavera. Tutti gli animi sono predisposti ad un giorno di felicità; ma nell’angolo a destra in basso, seminascosto dal panneggio di una popolana con la cesta, un teschio quasi invisibile fa capolino a ricordarci l’umana Vanitas degli uomini, quelli potenti e quelli umili, tutti ancorati allo stesso Destino.
Il Dipinto sarà presentato Mercoledì 21 Maggio alle ore 19 presso la sala san salvatore del Centro De Laugier a Portoferraio.
Luciano Regoli