Quando Napoleone arrivò all’isola d’Elba la prima visita la riservò proprio al paese di Rio Marina, dove allora si trovava l’amministrazione delle miniere da cui derivavano gli introiti più importanti per l’economia del suo nuovo regno. Ma l’Imperatore, lungimirante e pieno di idee, non si limitò solo al pensiero delle miniere di ferro, fece riaprire le cave di marmo in loc. Ortano e proprio a Rio Marina fece aprire un importante atelier di scultura che produceva oggetti di arredamento e utensili, molto ambiti dai visitatori del tempo.

20.000 presenze, 120 alberghi aperti e navi al completo. Tutti i numeri dell'apertura del Bicentenario

Dall'archivio del Circolo Pertini uno scritto fatto nel passato da Stefano Bramanti, che ricostruisce, con un mix di storia e suggestioni, per dire dell'incontro di Greta Garbo con l'Elba e quindi con i luoghi che aveva frequentato il Napoleone esiliato. 

Lo sbarco dell'Imperatore attraverso gli scatti di Enrico Gambelunghe.

Scatti e ritratti della commerazione dello sbarco dell'Imperatore Napoleone Bonaparte all'Elba, selezionati da elbareport tra le foto degli amici di facebook.

Avversate dal maltempo l'inizio delle celebrazioni del Bicentenario. Il veliero "La Grace" è comunque arrivata, ha sparato due colpi di cannone per il saluto, ha attraccato al Molo Elba ed è stata accolta da molti curiosi muniti di ombrello. E in questo momento le truppe stanno marciando lungo la Calata

Il governatore Drouot ha il volto di Massimo Scelza, un noto medico portoferraiese, il generale inglese Campbell ha come soggetto Fabio Bacci, che è nella realtà un artigiano, quindi una cortigiana 'interpretata' da Gabriella Volpini, pittrice. E così anche altre facce sono elbane ed hanno preso forma nel nascente maxi quadro di 5,30 metri per 2,70, che  l'artista Luciano Regoli sta realizzando nella sala San Salvatore del Centro culturale De Laugier.

Sir Neil Campbell torna all’isola d’Elba. Con un quadro. È infatti grazie al grande ritratto di oltre 2 metri di altezza, dipinto ad olio su tela da Casimir Carbonnier nel 1818, che la figura di questo Maggiore dell’esercito Inglese torna nel luogo dove fu inviato a vegliare sulle sorti dell’Imperatore Napoleone, e quindi dell’Europa intera. E dove ricevette lo smacco più grande di tutta la sua carriera.

Un preggevole articolo della studiosa elbana volto anche a richiamare l'attenzione su una chiesa monumentale da salvare