Riguardo alla precisazione all’“A sciambere” sulla visita di Napoleone a Marciana, non so quanti anni abbia la signora Flaminia Lami, ma credo che il fabbro di cui trattasi sia molto più antico di suo padre e di suo nonno: dal 1814 sono trascorsi, come si sa ormai anche troppo bene, duecento anni, e per quanto longevi siano i Lami, dobbiamo calcolare almeno quattro o cinque generazioni. Che il soprannome si sia trasmesso a tutti i discendenti di quel fabbro napoleonico è invece del tutto plausibile. Si potrebbe addirittura pensare che esso derivi da un antico nome etrusco, identificativo della famiglia gentilizia inumata nell'Ipogeo, come suggerirebbe la desinenza in “a”... di Topera
S. Degli Angeli
Stimato Signor Degli Angeli
Pur rimarcando che le mie conoscenze in ordine a ipogei, ippogei e pippogei (nonché a zecche in qualsivoglia loro accezione), sono estremamente superficiali, talché nemmeno mi sogno di inserirmi in così titanica scientifica tenzone, noto con piacere che il dibattito culturale si arricchisce e ramifica qual corna di cervide.
E' pregevole che prendendo spunto dalle cronache del Beta de Latorre (e dello sconosciuto esegeta che ce le ripropone), brillanti intelligenze come la sua aprano nuovi filoni di discussione!
Ora grazie al suo analitico acume filologico, oltre la "vexata quaestio" dell'ipozecca, si pone all'attenzione degli studiosi di tutto il mondo la "Quaestio de Topera".
Chissà che non si scoprano notizie, magari provenienti da insediamenti etruschi assai meno importanti di quelli marcianesi, (es. Tarquinia o Vulci), relative ad un Lucumone Topera .. tutto può essere.