Nella vita capita di imbattersi in manifestazioni di "umorismo involontario" come ad esempio delle affermazioni che vorrebbero essere solenni, dei veri "pronunciamenti", che però, essendo stati concepiti con autentico "sprezzo del ridicolo", finiscono per risultare impagabilmente divertenti.
Questa sera ci ha messo di buon umore una "boutade" pervenutaci in forma di comunicato stampa, lo stesso che riproduciamo qui di seguito e che raccomandiamo di leggere con il dovuto rispetto e la massima attenzione:
IL COMITATO ELBA SALUTE, preso atto dell'avvenuta pubblicazione on line di un documento dal titolo "Consiglio Comunale sulla sanità a Montecristo" portante in calce la firma, fra le altre , di un gruppo imprecisato di appartenenti ai Comitati Elbani Riuniti pro-sanità (C.E.R.), ritenuto che, sia nella forma che nella sostanza, tale documento snaturi improvvidamente ed irresponsabilmente quelle che sono sempre state sin dalla nascita le precipue ed esclusive connotazioni dei Comitati Elbani Riuniti che erano, sono e sempre dovranno essere squisitamente sanitarie e mai di ordine politico-partitico, come da suo STATUTO oltre che per intima convinzione, al di là del fatto di ritenere scorretto svolgere un Consiglio Comunale sulla sanità a Montecristo, si dissocia in toto da tale documento ravvisandovi una strumentale quanto indebita interferenza di ben definiti gruppi politico-partitici tesi a discreditare i C.E.R. stessi di fronte all'opinione pubblica Elbana.
Luciano Campitelli e Francesco Semeraro
Orbene, non ci prendiamo la briga di giudicare se siano più rappresentativi dei CER gli associati al documento o i due dissociati; ci permettiamo di notare però che di solito quando ci si dissocia da qualcuno lo si fa perché non si concorda con quello che afferma, invece l'ineffabile duo, in soldoni, è d'accordo sul fatto che sia stato sbagliato convocare un consiglio comunale sulla sanità a Montecristo (e quindi che abbiano sostanzialmente ragione a protestare le minoranze del consiglio comunale), ma sconfessano i loro sodali (che hanno sottoscritto le loro stesse idee), per essersi imbrancati (vergogna!) con le minoranze stesse, con quella gentaccia che ha il marchio di Caino della politica e addirittura (che schifo!) dei partiti, accusandoli di una sorta di connivenza con quegli oscuri figuri che ogni notte ordiscono crudeli trame e tracciano biechi disegni per gettare discredito sui comitati (!).
Ordunque, confessiamo di provare umana simpatia per Francesco Semeraro, che consideriamo un elemento decisamente "folk" più confuso che persuaso, limitandoci a condividere quando ci disse un amico amante dei giochi di parole: "meno male che è un seme-raro, che se fosse un seme-diffuso germoglierebbe una jungla di casino", e rispettando comunque la sua ripulsa: gli concediamo financo di considerare delle fogne dell'umanità i partiti e la politica tutta.
Sull'altro firmatario del proclama vediamo... facciamo uno sforzino di memoria: nell'arco di una decina di anni è stato: Segretario del Partito Socialista dell'Elba (in epoca craxiana quando il PSI contava) eletto in consiglio comunale dalla Democrazia Cristiana (sempre se non sbagliamo ne era capogruppo), ancora per la D.C. fu Assessore in Comunità Montana, e può darsi che ancora ci faccia fallo il ricordo, ma ci pare abbia avuto almeno un innamoramento pure con il Partito Repubblicano. A proposito di fallo: Cazzo (disse la Marchesa) che antipartitismo, che dispregio della politica!