A leggere le cronache, la tappa a Capri di Goletta verde ha ospitato un incontro con le istituzioni e Il Sindaco di Capri, Ciro Lembo e l’assessore al turismo di Anacapri, Massimo Coppola hanno dichiarato a nome dei loro concittadini «La volontà di fare quanto necessario per portare a termine il progetto dell’Area marina protetta» e hanno detto di essere consapevoli «Di quanto sia fondamentale tutelare la più grande ricchezza dell’isola, il mare» per questo i due amministratori, non proprio dei comunisti/ambientalisti, hanno rilanciato la richiesta al ministero dell’ambiente «Di abbreviare quanto possibile i tempi per il procedimento istitutivo».
Vuoi vedere che a Capri, concorrente turistica dell’Arcipelago Toscano dai tempi degli antichi romani, i sindaci di centro-destra riusciranno a fare prima di noi l’Area marina protetta che serve a tutelare il loro turismo e i loro mare?
Ma gli 8 sindaci dei pollai elbani non hanno fretta, sono sempre sulla corsia di emergenza con la "Balilla" mentre gli altri sfrecciano in Ferrari sulla corsia di sorpasso, sembrano quei gregari stanchi che alle cronometro del Giro d’Italia o al Tour de France vengono superati nelle cronometro dai ciclisti più bravi che sono partiti 10 minuti dopo…
Sembrano.. perché per l’Area marina protetta siamo partiti per primi "solo" nel 1982 e dopo 30 anni non siamo ancora arrivati, ormai non siamo neppure più fuori tempo massimo: gli altri hanno già fatto tutte le tappe, si sono messi le maglie rosa e gialle, hanno baciato le miss, bevuto champagne e spumante... e noi abbiamo legato la bicicletta alla partenza e abbiamo nascosto le chiavi del lucchetto e i nostri 8 capitani senza squadra fanno ancora finta di cercarle. Come sempre, come per ogni problema.
Parafrasando il motto olimpico di De Coubertin, per i nostri Sindaci “l’importante è NON partecipare”.
Tiro Fisso 3
Finalmente un intervento di più ampio respiro, diverso dall'ultimo del suo collega e sodale Tiro Fisso 2 che, approfittando dell'essere amministrato dal più presuntuoso sindaco che comunità abbia mai eletto,non si schioda mai dalle problematiche marinesi, come se il mondo finisse a Timonaia, a Redinoce e alla Cala! Parliamo, oltre che del più pollaio dei pollai, anche degli altri 7 e della loro magnifica conduzione, suvvia!
Sì d'accordo, il quadro non è confortante comunque, ma l'argomento "la tutela del mare" obbliga ad una azione unitaria anche i più recalcitranti difensori degli otto cadreghini.
Già, perché fin che si resta all'asciuto i capitani possono dire qui comando io, qui tu, e pure accusarsi a vicenda di essersi fatti mangiare il pipo dalle mosche, lasciando che sempre più numerosi rapaci bipedi mettano alla costa e alle spiagge recingitorie ed oscene mutande cementizie e ferrose, ma appena ci si bagna i piedi si entra in una proprietà incontestabilmente comune.
Ed in attesa del "fiat unicum ovile" (no assessore non è la nuova due volumi che Marchionne farà assemblare a costi irrisori dai pastori della Mongolia), attendendo pure Godot, ovverosia questo benedetto comune unico, diventa chiaro che se ci danno sistematicamente le fave tutti, da Favignana a Lampedusa, da Ustica ad Anacapri, dalla Maddalena a Pantelleria, la responsabilità di non avere idee ed una politica per la gestione del mare dell'arcipelago, e del danno d'immagine, naturalistico ed economico che ne deriva, è collettivamente da attribuire ai magnifici otto ed ai loro colleghi giglio-capraiesi ... Incomincino a studiare questi signori, ad informarsi, comincino a puntare gli occhi sulla linea dell'orizzonte, staccandoli dall'ammirazione del proprio bischero, e infine se ci sono battano un colpo ed inizino a proporre qualcosa.