Cium Jong-un, il caro leader supremo della Repubblica impopolare Nordmariniana ha stupito e preoccupato il mondo lanciando nelle ultime settimane diversi missili ballistici, a lungo e corto raggio, annunciando una spietata offensiva contro i disfattisti e chiamando le sue truppe a «mantenere lo spirito combattivo e la vigilanza a livello elevato» per battere i nemici esterni e gli oppositori interni, guidati dall’esilio da Ban Dhe-pir e all’interno da Mao Guentil.
Dopo i voti disciplinati agli ultimi politburó, sembra rientrato nelle grazie del caro leader supremo il vice-premier Pit Ur-ing che i servizi segreti della confinante Repubblica sudmarcinniana davano per confinato in un campo di rieducazione popolare, sotto il controllo del ministro della guerra e dei porti Kim il-Cit.
Anche la presidentessa sudmarcinniana Han Si-bulgar è preoccupata per i tentativi di annessione da parte del Nord, in particolare dopo che Cium Jong-un ha dichiarato che l’unità della valle Marcinniana avverrà solo con la soppressione spietata delle istituzioni sudmarcinniane e si è detto pronto a lanciare sulla Casa Rosa della capitale Marcinna - residenza ufficiale della Han Si-bulgar - un potente missile ballistico di potenza tale da incenerirla. In molti temono un attacco di terra da parte della Repubblica impopolare Nordmariniana per impossessarsi definitivamente del notissimo bunker pippogeico sotterraneo di Marcinna da dove comunque il ministro della cultura nordmarinianese, Zek Jon-ini aveva già lanciato, senza l’autorizzazione della Han Si-bulgar, colossali razzi che hanno messo in orbita testate ballistiche/pirotecniche di una potenza mai vista prima nell’Elbistan.
Missili ballistici con le insegne della Repubblica impopolare Nordmariniana nei giorni scorsi si sono schiantati anche nel mare al largo delle coste del Kampistan, allarmando il presidente del fragile governo di coalizione, LavrentijLombardinsky, che ha chiesto aiuto al governo federale dell’Unione delle Repubbliche Democratiche dell’Etruristan (URDE), che ha inviato come suo mediatore il suo ministro degli esteri, Ivan Hanselmovic.
Ma, appena sottoscritta la tregua, con i suoi colleghi Kampistaniani e sudmarcinniani, il caro leader supremo Cium Jong-un ha convocato l’assemblea suprema della Repubblica impopolare Nordmariniana ed ha ordinato di testare la più grossa arma balistica mai utilizzata in tutto quello che, a suo dire, dovrebbe diventare l’Elbistan occidentale. Il leader supremo non solo ha respinto dell’URDE – cosa mai avvenuta prima – tutte le osservazioni del governo federale delle Repubbliche Democratiche dell’Etruristan, inviategli dal Consiglio di sicurezza riguardanti il Porto della Repubblica impopolare Nordmariniana, ma se ne è proclamato Czar imperituro e ha praticamene annunciato la sua totale concessione ad una potenza straniera e la volontà di non rispettare le direttive strategiche dell’Etruristan, “fino a che non sparirà la minaccia da parte dei colonialisti imperialisti”.
A quanto pare, per imporre la sua volontà al Consiglio di sicurezza dell’URDE, il caro leader supremo punta molto proprio sulla collaborazione di Hanselmovic, emigrato in giovane età dalla Repubblica impopolare Nordmariniana, per poi diventare commissario politico della nemica Repubblica sovietica di Leadgrad, ma che non ha mai dimenticato il suo Paese natio e che negli ultimi mesi è stato oggetto di omaggi sperticati da parte di Cium Jong-un, inusuali per un despota noto per la sua poca considerazione verso chiunque non la pensi come lui e soprattutto per chi la pensa come lui.
Già che c’era, il caro leader ha lanciato un piccolo missile ballistico anche verso i confini occidentali della Ka’alak, dove rischia di essere fermato alla Corte di giustizia dell’Etruristan il suo grandioso progetto di autostrada costiera. Qui il missile ballistico potrebbe colpire in pieno con i suoi effetti radioattivi il plenipotenziario del governo globale della Rumenia San Mou-ri, nominato proprio per impedire che i continui test ballistici dell’Elbistan facciano danno anche nell’Etrurian Achipelago National Park.
Cium Jong-un non si è scordato l’umiliazione subita qualche anno fa, quando ordinò addirittura il lancio dalla Ka’alak di una super testata ballistica a grappolo, che avrebbe dovuto colpire sia l’Etrurian Achipelago National Park che il Consiglio di sicurezza dell’URDE e addirittura il governo globale della Rumenia, ma il missile ricadde dopo un breve e tribolato volo di pollo sul territorio della Repubblica impopolare Nordmariniana, sollevando sconforto tra le truppe di Cium Jong-un e parcelle di avvocati che, a distanza di anni, continuano ancora a ricadere.
Intanto, tra cittadini della Repubblica impopolare Nordmariniana e dell’Elbistan tutto cresce la preoccupazione per il fallout radioattivo delle testate ballistiche lanciate con così tanta frequenza da Cium Jong-un e sempre più voci invocano un intervento risolutivo della Comunità internazionale.
Tiro Fisso 2