DIALOGO TRA DUE ANZIANE DONNE DURANTE LA PROCESSIONE DEL VENERDI’ SANTO.
La processione è partita dal Duomo
Cesara: Anna, come stai? E’ già un po’ che ‘un ci si vedeva.
Anna: Ma, abbastanza bene, ‘un mi lamento.
Cesara: hai visto? Finalmente la luminaria natalizia l’hanno tutta smontata. Meno male! Se no sarebbe stato da vergognassi dové passà, co’ Gesù morto, sotto le stelle di Natale.
Anna: Hai ragione Cesara. Pensa che hanno finito di togliela da pochi giorni.
Cesara: Ma come si fa a tené la luminaria fino alla settimana di Pasqua! Dappertutto le luci le levano dopo la Befana.
Anna: Suvvia Cesara ‘un t’arrabbià. In fin dei conti ora, hanno levato tutto. Co’ un po’ di ritardo, è vero, ma che ci voi fà?
Cesara: ‘Un po’ in ritardo? Dalla Befana so’ passati più di du’ mesi! Ma chi c’è in Comune?
Anna: Lascia perde. Chi c’è, c’è. ‘Un ti vorrai mica mette’ a fa’ polemica?
Cesara: No per carità. Ma chissà cosa è successo lì dentro!
Anna: Cosa vuoi che sia successo? Mi immagino: chi tira da una parte, chi tira dall’altra. Ho l’impressione che pe’ addrizzà la barca comunale, ogni tanto, ci vorrebbe qualche miracolo di Gesù.
Cesara: povero Gesù, con tutto quello che succede nel mondo, dagli anche l’impegno di fa’ miracoli a Portoferaio!
Anna: Hai ragione. Passando di palo in frasca, sai che ti dico? Mi sembra che, da qualche anno, ci sia poca gente a questa processione. Quelle di una vorta erano tutta un’artra cosa. Ti ricordi quanta gente c’era all’epoca di Don Giuseppe, Don Feruccio, del Ratti, di Checchina la su’ moglie e anche, devo dì, del geometra Bracali, tanto bravo,quando era a capo della Misericordia? E poi, sai cosa ti dico? Tutti gli anni ci fanno fa’ sempre il solito giro.
Cesara: E dove vorresti anda’?
Anna: Ma, ‘un so, alle fortezze o al forte Falcone che hanno restaurato da poco. Mi dicono che è molto bello e che da lì c’è un bel panorama della città.
Cesara: Sarebbe un po’ faticoso per noi andà alle Fortezze o al Falcone. La strada è in salita. Abbiamo una certa età, cara mia! Ma anche per chi porta Gesù e il baldacchino ‘un sarebbe facile. Ma poi, ‘un lo sai che la sera è tutto chiuso.
Anna: Hai ragione. So’ già diversi anni che, anche d’estate, le fortezze so’ chiuse. Ho sempre sentito dì pe’ ragioni di sicurezza.
Cesara: Eppure una vorta ci facevano le feste. Ci si ballava anche. E com’era bello Portoferaio di notte!
Anna: Speriamo che il Sindaco di ora si decida a tene’ aperti i bastioni e il Falcone anche la sera. Se c’è da fa’ du’ lavori pe’ la sicurezza che li facciano. Ci so’ un sacco di belle cose in questo paese e ‘un le sappiamo valorizzà.
Cesara: Se penso che il Sindaco aveva detto che rifaceva la facciata del Comune anche perché la terazza è pericolante, cosa devo sperà? So’ passati quasi due anni e che hanno fatto? Sai che ti dico Anna? Finimola con questi discorsi, tanto ‘un servono a nulla.
Anna: D’accordo. Manca poco a tornà in Domo. Meno male. Comincia a fa’ un po’ freschino. Che ora abbiamo fatto?
Cesara: Ma, ‘un te lo so di’. L’orologio del Municipio da anni è spento e ‘un sona più. Il Peria mi disse che l’avrebbe sistemato, ma poi se ne deve esse’ dimenticato. Questi di ora sembrava che dovessero rovescià il Comune, ma ‘un so’ stati boni nemmeno a trovà una lampadina pe’ l’orologio.
Anna: Ho capito. Bisognerebbe davvero che il Signore, non ostante tutti gli impegni che c’ha, ogni tanto venisse a fa’ qualche miracolo anche da noi.
Cesara: Certo ‘un sarebbe male! Però, da quello che sento di’ in giro, ho paura che prima di regalacci un miracolo, dovrebbe sentì se il ragioniere comunale, mi sembra che si chiami Donati, è d’accordo.
Anna: Oh, questa è bella! ‘Un ci posso crede. E che Gesù se vole fa’ du’ miracoli, a Portoferaio deve chiede il permesso a un ragioniere? Se fosse vero, sarebbe il colmo. Ti saluto, Cesara.
Cesara: Ciao Anna. Quest’anno abbiamo chiacchierato un po’troppo e s’è pregato poco. ‘Un s’è cantato neanche il Piangi.
Anna: O che voi cantà il Piangi! Con tutte le disgrazie che succedono e che ti fanno vedé in televisione, c’è da piange tutti i giorni!
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