Ora che anche Blunavy ha levato le tende, eccoci - anzi rieccoci - finalmente in regime di pieno monopolio.
Tagliamo subito la testa al toro e tappiamo la bocca alle malelingue, tante, troppe.
La flotta d’inverno non è depotenziata, ma cosa vi viene in mente?
Chi sputa veleno e sparge la voce che il Rio Marina Bella e il Giraglia (o la sorella Bastia, una delle due non manca mai) siano dei troiai, mente ed è in malafede.
Senza tergiversare sui servizi - non disservizi; malelingue, vi garberebbe eh? - veniamo al sodo: il Giraglia naviga nel canale da lustri, ormai è un’istituzione e soprattutto ha un notevole impatto sociale sui passeggeri, specialmente con l’onda lunga.
Le società sportive, da sempre, la scelgono apposta, ogni viaggio è una scoperta e potenzialmente una sventura.
Ma è proprio nelle avversità che si cimenta il gruppo e si fortifica lo spirito, il tutto a soli tre eurini a cranio.
Chiunque abbia fatto sport lo sa, certe trasferte sono leggendarie e non si scordano mai.
E poi cosa volete? In fin dei conti la gente sbarca regolarmente incolume, sana e salva.
Se qualche poveraccio ogni tanto dà di stomaco, pazienza, che si forgi.
Di questi tempi moderni non ci sarà da stupirsi se fioccheranno gli hashtag, in un verso e nell’altro, per chi accusa il viaggio e chi invece no.
Codesti potrebbero anche venire immortalati, a coppiola, in modalità fronte/retro su simpatiche t-shirt e felpe, sulla falsariga di quanto accaduto l’anno scorso con Valentino Rossi (virale fu #iostoconvale).
E allora vediamone alcuni, cominciando con gli immortali, i fisicacci, si andrà da un frivolo (fronte) #iononstomale (retro) #ilgiraglialopigliouguale, ad un dinamico (fronte) #nelsalonesiballa (retro) #sulpontesisfarfalla e, proseguendo dalla parte opposta, andremo da un tenebroso (fronte) #partimocolbastia (retro) #amammacheagonia, ad un gastronomico (fronte) #apparecchialatovaglia (retro) #gattinifreschisulgiraglia, chiuderà il cerchio un filosofico (solo fronte, felpa taglia XXL ad uso salviniano #stamaravigliadapjàoscieziatektinvogliangolà)
Infine diciamocelo, essendo state varate (presumibilmente) ai tempi del cuccù, queste due navi hanno strappato, nientepopodimenoché a mistery client, questa recensione: «assolutamente dotate di quel tocco vintage che va tanto di moda e dunque tutto il mondo ci invidia».
Quell’altro capolavoro di ingegneria naïf, il rio marina bella, va controtendenza ed offre a bordo intrattenimento non per bambini, ma per adulti. E non nel salone, nel garage.
Al pari del giallone infatti, ha una sola bocca di fuoco che obbliga gli automobilisti ad una divertentissima manovra di sbarco.
A parte questo, essendo pressoché novizio sulla tratta, veri spunti di riflessione non ce n’è.
Se non altro perché fino ad ora non fa ruggire i suoi potenti motori standosene a cuccia in banchina. E come si dice "Chi non fa non falla"
Si presta soltanto ad un assist per la miglioria estetica.
Macché Aethalia signori, è a questa qui che urge di modificargli il nome.
Per cortesia allungateglielo, tanto il senso non cambia.
Lo senti come suona bene? Un imperioso ed unico hashtag.
#riomarinasìbellina.
In rete sarà un trionfo.
Secondasecca
つづく