Solo per evitare che si facciano soverchie illusioni sul loro grado di civiltà vorrei far notare ai nostri egregi sindaci che il loro rifiuto, pochi mesi fa, di accogliere qualche decina di immigrati nella nostra isola altro non è che l’ipocrita traduzione in lingua pseudoistituzionale dei sentimenti (se possiamo chiamarli così) che hanno pervaso i cuoriciattoli di un paio di centinaia di signore e signori del ferrarese. Gli stessi che, nella notte fra domenica e lunedì, fornendo la prova tangibile del fatto che la mamma dei cretini (così definiti per puro buonismo, non si offendano i cretini) sia sempre incinta, hanno bloccato la strada per Gorino impedendo che 12 (dodici) altre signore e 8 (otto) bambini senza un posto dove dormire venissero ospitati nel locale ostello.
Leggiamo in questo articolo del corriere.it che il tribuno della serata è stato un certo signor Lodi, barbiere leghista in quel di Ferrara, più noto col nome di “Naomo”, come il personaggio di Panariello (sic).
E noi? L’abbiamo noi un tipo come il barbiere di Ferrara? Uno che confonde le scoregge con i concetti e viceversa? Ma certo che l’abbiamo, anzi, ripensandoci, fu proprio uno dei nostri primi cittadini a dichiarare, con maschio ardire e sprezzo del ridicolo, che chi avesse voluto portare i profughi all’Elba avrebbe dovuto passare sul suo corpo.
Il Naomo de noantri.
Il Mitile Ignoto