Siamo stati facili profeti ad affermare, appena qualche ora fa, che la "disfida dell'Albero di Natale di San Piero, non sarebbe finita con la parata e la giustapposizione di decine e decine di "alberi di Natale", realizzati nelle più varie fogge e portati in irriverente pagana processione proprio in Piazza di Chiesa, in un"rito del Solstizio" provocatoriamente tarocco.
Al termine della giornata nel naturale anfiteatro di granito del fiero borgo collinare, in mezzo a tanti posticci simulacri è stato condotto un albero come si deve, che non è come si potrebbe pensare quello istituzionale che i riottosi volevano tornare a spostare da Piazza Garibaldi a Piazza di Chiesa, bensi un'aggiuntivo fusto. Talché ora il Paese può dirsi "salomonicamente bialberato".
La foto un po' mossa (forse a Gian Mario per l'emozione tremavano le dita) documenta il festevole issare dell'essenza arborea riconquistata dai borghigiani)
Ma tornando ai simulacri che ora lo circondano documentiamo, anche per la sua unicità, l'arrivo in piazza dell'albero di Natale n. 74, l'unico nella storia - riteniamo - che sia stato realizzato in granito e ritratto dall'arruffapopolo e rufolacervelli principale, tal A.B. (ci limitiamo alla sigla per la privacy).
S.R.