Allora c’è vita sul pianeta Campo! Apprendiamo con gioia che c’è stata una riunione nientemeno che degli Stati Generali del Centrodestra (quelli della Francia, nel 1789, in un balletto fecero la Rivoluzione!).
Ce lo suggerisce il bravissimo collega Luca Lunedì su QNE, ricostruendo una riunione tenutasi all’Hotel Barcarola2 di Marina di Campo con i pochi frammenti utilizzabili dalla cronaca: abbastanza vaghe le “forze” presenti, tre soli i nomi citati (Palombi, Segnini, Landi) e un accenno a “esponenti di Rinascita Campese”, sfumato anche perché l’accento qualificativo (“il gruppo che appoggiava Lambardi”) subito si mostra problematico.
Quel che appare abbastanza chiaro è l’obiettivo dell’incontro: “riunire le componenti che alle scorse elezioni amministrative si erano presentate in ordine sparso consegnando gli uffici di Piazza Dante alla lista civica guidata da Lorenzo Lambardi”. Per la verità, alle scorse elezioni le varie componenti non erano tanto in ordine sparso: Segnini aveva un suo gruppo “Nuovo Progetto”, tutti gli altri si erano riuniti in “Rinascita Campese” e schierati col candidato Lambardi e col suo gruppo “Punto e a Capo”. “Riuniti” magari è una parola grossa; diciamo “consorziati”, che forse rende meglio l’idea. “L'incontro è servito per stabilire delle regole di dialogo e mettere in chiaro come, se non venisse trovata una sintesi capace di produrre una lista civica unitaria, il rischio di fallire l'appuntamento elettorale è concreto”. La sintesi, ci sembra di capire, riguarda essenzialmente le persone da mettere in lista e il candidato sindaco; perché di programmi politici, idee guida, prospettive amministrative non si è fatto parola. Non sembrano buone premesse: in fondo, è proprio l’assenza di questi elementi fondamentali di ogni azione politica che hanno portato alla disgregazione di Rinascita Campese e dell’alleanza di sostegno a Lambardi. Prima i progetti, ci permettiamo di suggerire; poi le persone vengono da sé, a portare il contributo per la loro realizzazione.
Per fortuna, comunque, è stata “una riunione tranquilla e che ha gettato le basi per un nuovo incontro messo in calendario per la prossima settimana”. Dunque non sterile. E tuttavia, “se buone sensazioni paiono emergere sulla possibilità di unione, meno bene va per quanto riguarda la ricerca di candidati e del nome più importante, quello di candidato sindaco. Al di là delle candidature più o meno reali emerse negli scorsi mesi, infatti, un candidato che possa mettere d'accordo tutti non è stato ancora individuato e la rosa dei nomi viene modificata in continuazione”. L’unico obiettivo enunciato rimane la creazione di una lista unitaria, “che sarebbe propedeutica ad una legittimazione popolare ampia che possa portare a una giunta forte senza timori di scricchiolii interni una volta superato l'insediamento”. Non è moltissimo, e neanche tanto originale; ma almeno è un “colpo battuto”, e bravo ancora Lunedì che è riuscito a coglierlo.
Nessun colpo invece sull’altro fronte (ma il termine pare azzardato). Dopo il proclama della scorsa settimana, “Punto & a capo” tace, avvolto nel mistero. Più bravo nel gioco a nascondino, o forse aiutato dal fatto che una sua componente storica, che fa riferimento al PD, ancora cerca lumi dagli sviluppi delle vicende nazionali, e quindi regionali e locali; o ancora non trova modo di chiarirsi e di chiarire le dinamiche al suo interno fra l’ala più identificabile politicamente e l’ala più movimentista. Oddìo! Sembra di parlare di masse sterminate e invece si tratta di numeri contenuti: ma a sinistra tanto basta per fare divisioni. O forse stanno lavorando al programma politico, e lo faranno conoscere agli elettori insieme ai nomi di chi si darà carico di dargli prospettiva. Certo, osserva ancora Lunedì a proposito del Centrodestra, ma la considerazione vale per tutti, “i tempi <…> stringono e la prossima campagna elettorale va programmata ed effettuata, c'è quindi necessità di mettere in moto la macchina propagandistica al più presto”. In ogni caso, se battessero un colpo anche i “P&aC” un po’ di nebbia si diraderebbe.
Il Caracuto