Alfredo e Gino …
Alfredo: Ciao Gino come stai?
Gino: Eh ‘un c’è male.
Alfredo: Hai visto quanti bei lavori vengono fatti dar Comune nella zona del porto. Marciapiedi, aiole spartitraffico. Finalmente hanno deciso di levà anche quella brutta aiola che avevano fatto all’incrocio del semafero. Insomma c’è da esse’ contenti. Finalmente si so’ decisi a fa’ quarcosa!
Gino: Alfredo, guarda che ti sbagli, tutti quei lavori ‘un li fa’ mica ir Comune. Li fa’ l’Autorità portuale di Piombino.
Alfredo: ma davvero? Il Comune ‘un c’entra nulla? Dio bono avevo pensato che si fossero svegliati e invece mi dici che si deve ringrazia’ l’Autorità portuale. Ma i lavori pe’ collegà le fogne di Portoferaio al depuratore di Schiopparello , quelli li fa il Comune?
Gino:No Alfredo, nemmeno quelli. Li fa ASA che ‘un so cosa voglia di’ ma è quella Azienda di Livorno che ci manda le bollette dell’acqua.
Alfredo:Insomma l’Amministrazione comunale ‘un fa un cazzo? Eppure ce n’avrebbe cose da fa’. A comincià dalla Gattaia. Io ero pe’ buttalla giù. Era un troiaio, ma il Peria fece la favata di volella conservà. E ora è mezza sistemata e mezza no. Un mezzo troiaio. Dalla parte del molo del Gallo ci potrebbero rimette i gatti randagi. Che vergogna!
Gino: L’hai vista la facciata de’ Vigilanti com’è messa? E la fogna che scola accanto alla Caserma De Laugier? Il viale delle Ghiaie che si sbriciola; la segnaletica stradale che fanno a pezzi e bocconi. Ci so’ certi stoppe e certi passaggi pe’ pedoni che ‘un li vedi nemmeno più.
Alfredo: o perché la strada della Consumella in che condizioni è? Anche la Calata comincia a fa’ un po’ schifo. Tra poco ariveranno le crociere e i purma de’ turisti e la terazza der Palazzo comunale è sempre messa male come quando la controllò il Ferari dopo l’elezioni di tre anni fa.
Gino: finimola qui co’ le cose che dovrebbero fa’, perché rischiamo di fa’ buio.
Alfredo: Tanto pe’ cambià discorso, ma l’hai saputo che la Giunta ha dato alla Loggia massonica che c’è all’Elba il patrocinio pe’ organizza’una gara tra gli studenti. Ma la Massoneria ‘un è una associazione segreta? ‘Un è quella che tant’anni fa voleva fa’ un corpo di Stato, quando uno de su’ capi era Licio Gelli?
Gino: sì, ma da un po’ di tempo a questa parte dicono che si so’ aperti, che so’diventati democratici. Insomma tutto regolare. Sarei curioso d’andà a vede’ cosa combinano. Secondo te io potrei fa’ parte della massoneria?
Alfredo: o che cazzo dici, Gino? Da quello che so ‘un mi sembra che du’ poveri pensionati come noi possino diventà massoni. Nella Massoneria si dice che c’è solo gente che conta, che ha cariche importanti o che è piena di quadrini e vole continuà a fa’ i su’ affari. Insomma a te cor grembiulino ‘un ti ci vedo proprio.
Gino: Eppure ho letto che i massoni ora si battono pe’ la fratellanza tra’ popoli, il benessere dell’umanità. Insomma sembra che voglino fa’ der bene alla gente che sta male, che‘un ce la fa a andà avanti.
Alfredo: Sì stai a vedé che ora la Massoneria è diventata come la Caritas o la Compagnia delle Dame di S.Vincenzo. O ‘un mi fa ride’ Gino. Ma te lo sai chi so’ i massoni c’avemo a casa nostra? Sento dì di quello, di quell’altro. Un giorno mi fanno un nome, poi un artro e a vorte mi meraviglio. Ma n’avessi mai trovato uno che mi dice d’esse’ massone. Come mai? Se ‘un è più una associazione segreta, se vogliono esse’ aperti e fa’ der bene, te lo potrebbero anco dì.
Gino: Mi sa c’hai ragione. A vorte mi faccio confonde da’ discorsi. Sarà bene dacci un taglio, Alfredo. E come diceva il sor Paride Paolini “lasciamoli fa’ ch’avessero a fa’ peggio”. Statti bene.
Alfredo: anche te.