Matteo Renzi:
- è giovane (ma essere giovane è una condizione temporanea, non una particolare virtù, io comunque so’ stagionato) ;
- sa gestirsi benissimo davanti alle telecamere (ma si tratta di scegliere il candidato a guidare il governo o a condurre Domenica in?) ;
- è furbo (a me piacciono poco gli scaltri e molto gli intelligenti);
- è intraprendente, spregiudicato, “entrante”: (quando trovo che prudenza e senso della misura insieme alla riservatezza – per fare un esempio Berlinguer - siano doti per chi fa politica);
- è dotato di molta autostima, cioè si vede che si garba a bestia (ce ne siamo – forse eh! - appena levati dalle palle uno, di oco vanesio);
- sa parlare alla pancia della gente (meglio al cervello dei cittadini no?);
- è un cultore del libero mercato (io considero il liberismo sfrenato la più grossa sciagura degli ultimi anni);
- ha in pratica sempre fatto politica per professione (a me piace soprattutto chi la fa rigorosamente per civile passione);
- è figlio di un ex-parlamentare democristiano in odore di massoneria (mi dette i natali e le pasque un operaio comunista);
- è cattolico (io agnostico);
- ha fatto il boy-scout fino da grande (come diceva la pestilenziale Elsa Maxwell? Ah … “Bambini vestiti da cretini comandati da cretini vestiti da bambini” battuta politicamente molto scorretta ma discreta, comunque da adolescente ero più sul beat)
Ecco... è tifoso della Fiorentina! (anche io, con moderazione, ma deh! mi pare un po’ poco)
Domenica voto Bersani, sempre meglio che un calcio nei denti