Carissimo Sergio,
la stessa Istituzione, il nostro Parlamento, che con espedienti degni di una bisca clandestina ha negato il diritto di essere italiani a migliaia di persone che lo sono per nascita, valori e formazione culturale, non più di una manciata di anni fa ha concesso quel diritto ad altre migliaia di persone che italiani non erano: mi riferisco a quella scombiccherata legge che concede la cittadinanza a tutti coloro che, pur non parlando una parola della nostra lingua, non conoscendo la nostra costituzione, non avendo idea delle radici della nostra formazione culturale, possono vantare fra i loro antenati un italiano.
Si riconobbe lo ius sanguinis, una flatulente teoria di ispirazione chiaramente razziale secondo la quale un italiano si riconosce dal sangue che gli scorre nelle vene (è ridicolo soltanto il pensarlo). Una barbarie logica che ci riporta agli anni delle feroci leggi che permisero lo sterminio di ebrei, zingari e omosessuali.
Mi associo di cuore al tuo augurio: Buon natale un cazzo!
Beppe Contin