Alfredo: ciao Gino, come l’hai passate finora le feste?
Gino: Benone! Co’ la mi’ moglie, i mi’ figlioli e tutti i nipoti.
Alfredo: vieni, t’offro da be’ da Nando. Te lo ricordi ? Te l’avevo promesso che t’avrei pagato da be’ sotto la luminaria fatta dar Comune..
Gino: devi esse’ più preciso: fatta dar Vice Sindaco Marini. ‘Un l’hai letto quello che ha scritto in questi giorni?
Alfredo: no, c’ha scritto?
Gino: ch’era proprio contento della luminaria di quest’anno. Che l’ha pensata e voluta lui. Solo lui. Che s’è impegnato da novembre perché venisse fatta così bella.
Alfredo: ha ragione ad esse’ contento, sulla luminaria ‘un c’è proprio nulla da di’. Peccato che, già ch’ha fatto mette tante luci, poteva anco ricordassi di mette du’ lampadine all’orologio di Piazza Cavour e a quello sopra ir Municipio.
Gino: ha fatto anco l’aguri a noi portoferaiesi. L’aveva già fatti ir Sindaco a tutta la città e ti pare che lui rimaneva indietro? Anzi è andato oltre. Ha agurato bone feste anco a tutti l’elbani e, pensa un po’, addirittura ai toscani.
Alfredo: Oggiù, sei sicuro?
Gino: So’ sicuro sì. Quello c’ha scritto me l’ha letto ir mi figliolo. L’auguri all’elbani li posso capì. Mi ricordo che, dopo il referendumme sull’unione delle du’ Rio, s’è lanciato a di’ che sarebbe bene ave’ all’Elba un solo Comune. Proprio lui che quando ci fu il referendumme sur Comune unico fece campagna contro. E quante ne diceva! Quello che ‘un ho capito è come mai ha fatto l’aguri di bone feste anco ai toscani. O ‘un poteva falli allora a tutti l’italiani?
Alfredo: hai ragione. A meno che quarcuno ‘un n’abbia promesso di fallo candida’ alle prossime elezioni regionali.quandoavrà finito di fa’ ir Vice Sindaco.
Gino: No, ‘un ci posso crede!
Alfredo: Caro mio, in politica tutto è possibile. D’artra parte il centro destra all’Erba chi c’ha da poté candida’? Il Barbetti mi sembra un po’ consumato. E poi ha già tentato la scalata alla Regione e gli è andata male. Diciamocelo: ir Marini pe’ il centro destra è un astro nascente.
Gino: Oddio c’è da di’ che, a parte la luminaria, ha dimostrato che come amministratore si da’ tanto da fa’ e che ci tiene a fa’ le cose a modo.
Alfredo: Ha scoperto anco i disegni che c’erano ne’ parchetti der teatro de’ Vigilanti e che, secondo lui, l’amministratori della sinistra aveveno nascosto.
Gino: certo devo di’ che a vorte esagera un po’ a fa’ polemica co’quelli che so’ stati in Comune prima di lui. Quarcuno gli dovrebbe ricorda’ che loro ci so’ da più di tre anni e ‘un so stati boni nemmeno a rifa’ la facciata der palazzo comunale, figuramoci se dovevano restaura’ ir teatro! E poi, semo sicuri che i festoni che c’erano ne’ parchetti hanno tanto valore? Capace che quando furono rifatti i parchetti, tant’anni fa, siano stati disegnati da qualche bravo imbianchino. Che ne so, magari dar babbo der Tomei. Certo che ‘un li fecero mica Leonardo o Raffaello.
Alfredo: l’ecchise Sindaco Fratini l’ha preso un po’ in giro e ha promesso che, quando saranno finiti i lavori pe’ recupera’ i disegni trovati, chiederà ar Ferrari di intitola’ un parchetto ar Vice Sindaco.
Gino: l’ho saputo. E ho anco saputo che ir Marini s’è incazzato.
Alfredo: Certo, cosa voi, ‘un gli po’ basta’ un parchetto, preferirebbe ir parco reale. Ma lasciamo perde, finimola di scherza’. Pe’l’urtimo dell’anno ch’hai fatto?
Gino: mi so’ guardato i fochi che avrà organizzato senz’artro ir Marini e che, come la luminaria, so’ stati quest’anno sempre più belli e poi me ne so’ andato a letto.
Alfredo: come tu faccia a rimane’ sveglio fino a più di mezzanotte ‘un lo so. Io me so’ andato a dormi’ prima. Bonanno, Gino, anche se in titrado.
Gino: Anco a te Alfredo. Sai che ti dico, se lo incontro, darò il bonanno anco al Marini, che se lo merita.
Alfredo: e fai bene. Come dice quer vecchio che fa la pubblicità ar panettone “balocco”? Fate i boni!
Wack - (gabbiano addobbato per le feste)