Quando, ormai un annetto fa, mi fu prospettato il progetto grafico/organizzativo di Elbareport 2.0, da vecchio brontolone e criticone riuscii a scovare in mezzo all’eccellente lavoro di restyling del sito, qualcosa che non mi convinceva: la possibilità da parte del lettore di indicare il suo gradimento dell’articolo appena letto esprimendo un sintetico giudizio da
Espressi il mio scetticismo su questo canale di feed-back notando che già i lettori avevano a disposizione l’eventuale semplice opzione del segnalare col “mi piace” un articolo di cui condividevano il contenuto e la possibilità i criticarlo con un commento a margine.
Lla valutazione “a stelline” tra lo scolastico ed in nazional-popolare non mi pareva consona, e credevo potesse contribuire un poco a far maturare deleteri atteggiamenti “piacioni” in chi scrive, che, più che il consenso deve perseguire altro, (Sandro Curzi: “Un giornalista che non fa incazzare nessuno è un pessimo giornalista”)
Mi fu risposto che quella parte di programma non era modificabile e mi misi l’animo in pace. Puntualmente però accadde nei successivi mesi quello che mi ero figurato: e cioè che sugli articoli di “opinione” apparivano numerose segnalazioni di condivisione del “mi piace”, tra i commenti si registravano alcune voci discordi e solo una minima parte dei lettori si esprimevano con la un po’ bambinesca scala delle stelline.
E l’inutilità dello strumento era definitivamente sancita dal fatto che i pochi che votavano esprimeva sempre o quasi il massimo, le 5 stelle (in pratica una ripetizione del “mi piace”) non graduando la valutazione, quindi, e non fornendo alcuna notizie utile.
Qualcuno dei lettori si domanderà perché mi siamo avventuraoi in un piuttosto incasinato ragionamento di docimologia (disciplina che, al contrario di quanto l’assessore pensa, nulla ha a che vedere col computo delle cime agostane di “maria” accudite in ambiente domestico), e tosto chiariamo.
Sta di fatto che accade un fatto buffo: quasi tutte le volte che esce un articolo del sottoscritto, sotto di esso (come talvolta sotto quelli di Legambiente), come per incantamento, dopo pochi minuti o secondi appare la sanzionatoria monostella gialla
Così inevitabilmente con due valutazioni la media sarà di tre (1 + 5 : 2) e via dicendo. Confesso: per un po’ la severa valutazione del del’anonimo severo censore mi ha fortemente angustiato e che per far fronte al copioso discendere delle amare lacrime ho sostituito gli scottex della mia consolle con alcuni rotoloni regina.
Poi me ne sono fatto una ragione, ed anzi grato all’oscuro eroe quasi deamicisiano, un trans gender tra la piccola vedetta lombarda che all’erta sta e la maestrina dalla penna rossa, ho deciso di favorire la sua preziosa fatica emanando l’ordine redazionale qui sotto riportato:
“A far capo dalla data odierna è fatto obbligo a tutti i redattori e collaboratori di Elbareport di giustapporre al termine del proprio pezzo la auto-valutazione di una stella. A ciò mi sono determinato per far si che il nostro critico di fiducia trovi giusta e acconcia compagnia ed eventualmente potersi anche astenere dal leggere e dal capire ciò che queste pagine riportano”.
Saluti e baci.