Non abbiamo intenzione - state tranquilli gentili lettori - di rivogarvi qualche stantia barzelletta, l'elenco multinazionale del titolo ha una sua diversa ragion d'essere.
Sulla pagina di facebook dell’amico Massimo Ladiana leggiamo: “Stamattina ho ricevuto messaggi da due cari amici uno tedesco mi ha scritto: "Che cazzo fate? ancora bungabunga? non ti vergogni? siete proprio fuori testa voi italiani!", l'altra, greca, invece già nei giorni scorsi mi diceva di volersi trasferire in Italia con marito e figli oggi scrive: "Almeno da voi ci sarà da ridere, qui non si ride mai!"
Orbene la cosa ci ha fatto mettere in fila altri tre episodi: uno abbastanza datato, uno accaduto qualche mese fa (entrambi riportatici) ed uno fresco di nottata accadutoci personalmente.
il primo: una decina di anni fa una signora ferajese, reduce da un viaggio ad Istambul, ci raccontò che entrata in un alberghetto piuttosto dimesso, appena rivoltasi al portiere sentì dietro le spalle un cameriere che fungeva pure da facchino colto da un attacco di ilarità: “Italiana? Ahahahahahah!!! Berlusconi ahahahahah!!! Berlusconi ahahahah!!!”
il secondo: una coppia di marinesi sbarca all’aeroporto di Buenos Aires e prendono il taxi, il conducente “sgamatili” subito come cittadini del Bel Paese gli domanda ridendo: “Ora che votate eleggete di nuovo Berlusconi?”
il terzo: ieri sera su facebook ci chiama un’amica americana che conosciamo in rete ormai da una quindicina di anni; è una docente, liberal, colta ed intelligente, una persona che di solito non ragiona per luoghi comuni che frequentemente ci "usa" come strumento di lettura della realtà italica, eppure anche lei esordisce più o meno come il tedesco di Massimo: anche per lei siamo un popolo "funny and crazy" buffo e pazzo, a non esserci tolti di torno, neanche questa volta, "that incredible guy" quell'incredibile soggetto. Più che rispondere abbiamo farfugliato per scritto qualcosa di generico, trovando piuttosto difficile tradurre acconciamente in inglese quanto cogitato in ferajese con abbondante licenza di parolaccia: "Carina, se tu avessi du' figliole e tre nipoti che in questo cazzo di paese ci deveno vive', 'un ci troveresti una segaccia niente da ride'! Quando che te lo senti sdrucciola' tra le mele, vederai che 'un ti sganasci dalle risate".
Non è possibile andare avanti così perché, passi, se a prenderti per il culo è una raffinata intellettuale yankee, ma quando sei diventato lo zimbello dei tassisti argentini e dei facchini turchi si è passato ogni ipotizzabile limite, si è dato vita e sostanza alla "Internazionale dello sberleffo".
E si sbaglierebbe di grosso chi credesse che il trovarci in una situazione "tragica ma non seria" ci aiuti a uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciato il popolo italiano, usando nella peggiore delle maniere una legge elettorale definita "una porcata" dal suo autore legaiolo, evidentemente salivante di libidine per averla ideata. Un paralizzante abominio che rischiamo seriamente di tornare ad usare - se chi di dovere non mette cervello - a stretto giro di posta.
Cessi quanto prima il tempo dei pagliacci e della pagliacciate, delle iperboli, delle provocazioni, dei veti idioti, degli steccati alzati tra chi sta, rispetto ai valori essenziali, dalla stessa parte, delle divisioni artificiose che solo i dittatori (sotto qualsiasi pelle si nascondano) hanno interesse a coltivare, al pari dei loro cloni, dei dittatorelli in sedicesimo, di cantonata.
O torniamo "seri" o si crepa.