I rombanti e trionfanti centauri potranno dunque passare sulla pista di Monte Perone, sì, a patto però che mettano la moto sul cavalletto e se la facciano a piedi.
Quella strada infatti, non è come segnalato dal competente ed informatissimo comune marcianese “vicinale”, ma è bensì classificata come “pista forestale”, ed in quanto tale impercorribile da privati veicoli a motore, i quali, gareggianti o meno, non ci possono transitare e punto, finish, raus, facciano pure come fece il Baglioni.
La complessa vicenda però in fondo un effetto positivo lo ha sortito: per la prima volta abbiamo visto spuntare, nei blog usualmente frequentati da persone di tutt’altro orientamento che ambientalista, ma pure nella nostra posta, delle sperticate lodi di anime “motoristiche” ad un Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano definito bravo competente e serio in contrapposizione col velenosissimo innominabile ignorantone; marinese, attestati di stima quelli verso Sammuri che siamo certi permarranno (o no?) anche se tra lui e Mazzantini è scoppiata la pace e anche se NO PASARAN:
Comunque è sempre positivo che mondi così diversi scoprano insospettabili affinità!
Orbene, dopo aver valorosamente pugnato, e nonostante i buoni uffici interposti da qualche sindaco collinare e da qualche segretario zonale del PD marittimo, i cavalieri a benzina dovranno abbandonare il Monte Perone che avevano strenuamente cercato di conquistare - torna! - anche quest'anno, e ripiegare sulle sottostanti valli (fuori dal Parco) , con la nostra benedizione e l’onore delle armi.