Abbiamo letto negli scorsi giorni un articolo per la definizione del quale occorrerebbe ricorrere ad una forzatura linguistica come l’uso del termine “festevole” (cfr anch’io festevole vengo ai tuoi pie'/ oh Santa Vergine prega per me) che non si trova in più di un dizionario, ma rende l’idea sia del bearsi dell’adepto, sia dello scodinzolio del cane di casa al ritorno del padrone.
L’opera in questione, piena di un trasporto che faceva pensare l’estensore prossimo a raggiungere lo stato di estasi dei mistici o più prosaicamente all’orgasmo di qualcuno impegnato in una pratica onanistica (assessore non ha capito, non ce l’abbiamo, stavolta, col berluska), magnificava le imprese di ben 200 imbenzinati cavalieri scoppiettanti che nella Domenica delle Palme, a bordo dei loro destrieri di acciaio se ne andarono scorrazzando e meccanicamente scoreggiando - brum bruuuuuuuummm - per le ubertose valli dell’Isola.
Brandendo poi una mezza metrata di lingua tumida, nel testo si sottolineavano anche le ricadute benefiche per la zoppicante economia elbana dall’aver quivi condotto oltreché i brodi .. pardon prodi .. che ce l’hanno enduro, nelle loro armature, anche i palafrenieri, i paggi, i sirventi e i familiari giubilanti per un fine settimana o per qualche ora, convogliando un totale di forse 500 persone !!! (sì, va bene, se ne spostano moltissime di più con le gare di Mountain Bike, podismo o triathlon, ma non cerchiamo il pelo nell'uovo di Pasqua!).
Che spettacolo! che bellezza! che eleganza! che sensibilità! orsù sindaci degli otto pollai, orsù presidente del parco, orsù pronubi piddini aperti al nuovo, orsù recalcitranti ambientalisti! Imbocchiamo finalmente la via motoristica al rilancio del turismo elbano.
Perché non pensare ad un bell’autodromo sul Pian di Mola che bonifichi la marcescente zona umida, e nell’occasione realizzare il Casinò della Valdana vagheggiato da Papi (visto che qualche casino, senza accentazione, ci pare ci sia già stato da quelle parti) ?
E perché, quanto al fuoristrada, questa ingiusta esclusione dei mezzi a quattro ruote motrici? A quando l’organizzazione della “A rotta di collo in SUV e GIUV dal Moncione”? A quando l’aggiornamento del Palio dei Ciuchi nella versione “Corsa per trattori sulle dune di Lacona’”?
Cari elbanesi non è che trattando così la nostra isola ci stiamo ricoprendo di gloria, ficcatevelo bene nella testa anche se siete enduri: ogni atteggiamento, ogni notizia contrastanti con la conservazione e la implementazione dell’unica vera ricchezza di cui disponiamo (una natura ancora largamente vivibile da chi ci si immerge senza farle violenza), è un danno di immagine, è una ferita grave, un colpo al cuore e uno al portafoglio.
Ma lo sapete che vignetta del Cinghiale in Moto, che sottolineava quanto andare a motore nei parchi sia da bestie, rilanciata da siti nazionali e non solo ha convogliato in tre giorni 11.000 click su un modesto sito come quello di Legambiente dell’Arcipelago? Significa qualcosa a vostro parere?
Ma lo volete capire sì o sì che l’unico modo per assicurare un pezzo di pane ai nostri figli e nipoti è smetterla di depositare megacacate di cemento, è apparire agli occhi degli altri, specie chi ha la disgrazia di dimorare in luoghi modernamente invivibili, come oasi in cui venire , senza paura di essere acciaccati da centauri silvani, impallettonati da vetusti padellai, picconati da energumeni fonzesi, a ritemprarsi tra aria pulita e silenzi delle colline, o accedere a spiagge libere?
Sarà mica il caso che le minoranze rumorose e predatorie prendano atto di essere tali, ed entrino nell’ordine di idee di smetterla di sfracassarci le palle con i loro spari, le loro moto nei boschi, le loro pretese di appropriarsi di accessi alle spiagge? Sì, sarà il caso.