Sul Tirreno fresco di stampa troviamo una notizia che ci ha un po’ turbato e di getto la commentiamo: si afferma che il comune di Marciana ha rinnovato (quindi c’era già e non ce ne eravamo accorti) una concessione demaniale sulla spiaggia del Cotoncello finalizzata al noleggio di attrezzature balneari.
I nostri rari lettori continentali si domanderanno cosa c’è di strano, ma di strano qualcosa c’è ed è il fatto che l’insenatura, una deliziosa caletta che risulta sul web fotografata più di una bella topa, misura in tutto, udite udite
Immediatamente ci è venuto da pensare ad una sfida, una competizione inter-marcianese tra la sindaca di su e il sindaco di giù a chi dava in affitto la spiaggia più piccola o più improbabile: “Fai un punto blu al Bagno, fai noleggiare l’ombrelloni in porto? E io stiocco i pedalò al Cotoncello, tiè … beccati questa!”
Sperando che non si vada oltre e che a qualcuno della geometrica giunta marcianese non venga in mente di affittare le Cote Piane non c'è che da condividere quanto afferma il velenoso Ammazzantini in proposito, e cioè che ai capi dei pollaio marittimo e del pollaio montano non passa neanche per la capa che chi vuole il lettino, l'ombra (e magari la biretta) se ne va alla Biodola o a Procchio, mentre chi frequenta le tascabili calette di norma sassose e scogliose si scogliona anzichennò a trovarsi, oibò, tra le palle i pedalò ...
morale: sotto col mantra:
chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai ... ad libitum
(foto www.elbalink.it)