Il mai abbastanza compianto Enzo Jannacci accennava a “cose che la canzone non dice mai” tra le quali si possono annoverare dei fastidi “assai poco letterari” e pieghe non sempre esaltanti di normalità che pure punteggiano la nostra esistenza, ma che per senso comune del pudore sfuggono alla loro rappresentazione o sono narrate solo in contesti marginali di particolare iperrealismo e/o avanguardia e/o forzatura provocatoria, dove paradossalmente il corrivo quotidiano può diventare eccezione, fatto finanche lirico e degno di costituire il fulcro del racconto.
Quanto sopra è espresso in forma un po’ involuta? Tentiamone ordunque una “volgata” che lo faccia diventare digeribile persino dai carenti “enzimi cerebrali” di sindaci, assessori e consiglieri:
Avete mai visto l’eroina di un melodramma “morire” sul palco di cacarella? Vi immaginate un “Amami Alfredo” punteggiato dall’andirivieni di vasi da notte? Quale condottiero cavalcando il suo destriero impose un’improvvisa sosta al suo seguito dicendo che ciò era necessario non già per motivi strategico militari ma a causa di emorroidi giunte a dimensioni di mandarino? In milioni e milioni di metri di pellicola dedicate all’epico andar per mare, più che altro rappresentanti tempi in cui la xamamina neanche si sapeva che fosse, e le navi erano così traballanti gotazzole da farti apparire la “Lora d’Abundo” come la “Queen Elisabeth”, avete mai visto qualcuno colto da comprensibile mal di mare, procedere al naturale conseguente “lancio dello spaghetto” fuoribordo?
Torniamo quindi in plancia, sul ponte di comando (per restare - cari lettori – sulla metafora marinaresca) da parziali reduci da un mal di denti che avrebbe trasformato anche Sir Horace Nelson in Schettino, e dopo una grave avaria, dopo che un crudele morbo informatico aveva attaccato i propulsori di elbareport, provocando effetti assai simili a tutti quelli descritti nel famoso testo, caposaldo della cultura cibernetica “Mille e una maniera per far girare i coglioni a chi sta operando su personal computer”, e dopo che senza timoneria e governo eravamo finiti su melmoso paralizzante basso fondale.
Ieri abbiamo disincagliato il vascello, c'è ancora qualcosa da risistemare, ma oggi siamo di nuovo pienamente in rotta: alla via così, macchine avanti!