Ciao Sandy
Mi piace ricordarti sorridente a poppa della motovedetta col vento freddo d’inverno che ti scompigliava i capelli fini e biondi, mentre viaggiavamo verso un’avventura in cui ti avevo coinvolto, quando, tra le cose più strane che mi era capitata, nella mia vita di pubblico burocrate, avevo la necessità di trovare una maestra di danza che accettasse di aprire un “atelier”, in uno dei più improbabili posti del mondo: sull’Isola di Pianosa.
Te lo avevo chiesto titubante e invece tu accettasti subito e divertita quell’incarico tanto logisticamente scomodo e neanche ben pagato di andare due volte a settimana per ventotto miglia di mare ad insegnare “aerobica” e “danza moderna” a 54 (cinquataquattro, sì) donne pianosine.
Avevi ballato, e talvolta da vera star, sui palcoscenici di mezzo mondo, ma evidentemente ti attirava l’idea di portare il tuo “sapere del corpo” in una stanzetta riadattata dove trasmettevi a quelle “ragazze” così emarginate da una vita “normale” quella voglia di far parte di un indistinto universo che solo immergersi nella musica fino a farne parte può dare.
Frutto quella scelta era certo la passione per il tuo mestiere, quella che hai dimostrato anche nei lunghi anni in cui ti sei fatta elbana insegnando a decine e decine di ragazze (e qualche ragazzo) a chi i rudimenti a chi molto di più della tua arte.
Eravamo diventati alla fine molto amici, e ti piaceva prendermi in giro per il mio inglese, che definivi anglelbano, mi sfottevi perché dicevi che avevo sempre la faccia ingrugnita e seriosa e mi facevi scherzi come quando stavo parlando col sindaco davanti alla Biscotteria e passandomi alle spalle a bordo della tua curiosa macchinetta mi pizzicasti il culo facendomi fare un salto di mezzo metro.
Che dici Sandy tutto il tono di questo pezzo è un po’ irrituale ed improprio per ricordare una signora prematuramente scomparsa? Dovevo attaccare con un funereo: “In memoria di Sandra Johnston, che dopo lunga malattia è serenamente spirata nella giornata del 6 Agosto a Leeds (nello Yorkshire), dove sarà sepolta il 19 agosto etc…”.?
Penso che tu sia d’accordo, sarebbe stato fare un torto alla tua solarità, ed evito quindi anche di sciacquare nel luogo comune nel dire che te ne sei andata in punta di piedi, una ballerina, una grande ballerina, sa quanto è faticoso stare sulle punte, e si merita il riposo del tenere i talloni a terra.
Mando a te e a Kimmi che ti sta accanto affettuosa nella foto, l’abbraccio dei tanti che in questa isola ti hanno voluto (e ti vogliono) bene
Sergio