Finalmente... dopo 24 anni San Piero ha cacciato l'inutile fastidiosa kermesse estiva dedicata ad un oscuro musicante, tal Fabrizio De André di cui a fatica qualcuno ricorda il nome.
Finalmente la Piazza di Chiesa non sarà deturpata da osceni, sacrileghi palchi e pannelli.
Finalmente hanno avuto ragione i pochi ma saldi coraggiosi, le colonne, i portanti piloni della giusta protesta, che nelle ultime occasioni, sfidarono le bande di sciamannati sedute financo sui crudi gradoni di granito per assistere allo sconcio pseudo musicale, che perfidamente ogni estate si rinnovava, e lo fecero benché isolati, lanciando eroiche invettive ed urla contro lo scempio.
Finalmente il borgo collinare tornerà alla sua perfetta quiete, gli esercizi commerciali con tutta la calma potranno in serenità servire i loro rari clienti.
Poco importa se per oscuri motivi altri luoghi insulari, tramite i maggiorenti loro, hanno offerto rifugio (facendo tra di lor gara e perfino prenotando future edizioni) alla discacciata orda musicale, ed alle centinaia e centinaia di grulli che si sono ostinati a partecipare ogni anno allo sciocco raduno collinare.
Poco importano pure le speciose argomentazioni di coloro che osano spulciare i pubblici bilanci e si azzardano perfino ad osservare che molti talleri furono impagnati per il sostegno di eventi che, partigiani, definiscono gigantesche cazzate.
Sia grande lode a chi San Piero liberò con ardita azione o solo assistendo e favorendo.