Giovanni detto Caprassellino è stato l'ultimo "barocciaio" ferajese, l'ho conosciuto negli anni sessanta col suo cavallo Nello (vecchi entrambi) quando mio padre li assoldò per aiutarci a trasportare le presse di biada che la mietitrebbia aveva lasciato sparse nei campi dello Scotto, che avevamo in affitto.
Un giorno Caprassellino mi aveva fatto salire da solo a cassetta mentre, a terra, aiutava mio padre a caricare una pressa sul baroccio. Ma Nello era poco collaborativo e si era spostato già un paio di volte di due passi in avanti.
"Tira la martinicca!" mi urlò da sotto Giovanni
"Eh?"
"Il freno del baroccio - spiegò gentilmente mio padre - albicocco... fava lessa!" Fino ad allora con quel nome (pur con una "C" di meno) avevo sentito indicare altro, ma trovai la martinicca, che non stava esattamente ai Caraibi e che fermò le intemperanze equine.
Orbene a proposito di vetusti mezzi locomotori non ho mai sopportato quelli che, come diceva Flaiano "corrono in soccorso di chi vince" e salgono sul carro (o sul baroccio) del vincitore. A maggior ragione mi stanno (per essere educati) sullo stomaco, coloro tra costoro che fanno il mio mestiere e riducono il loro ruolo a quello di pereppeppé "trombettieri di sua maestà". Una cosa è il lavoro di un addetto stampa che onestamente riporta punti di vista dell'amministrazione, altro sono le gratuite "leccate" al potente di turno. Un giornale o è uno strumento critico al servizio dei cittadini o non è.
Ciò premesso mi corre l'obbligo di fare alcune rivelazioni:
Angelo Zini (ma vale pure per altri sindaci elbani) non è in alcun modo responsabile della caduta dell'Impero Romano di Occidente, così come non gli si può fare carico del riscaldamento globale, della presenza dei banchi di meduse presso le spiagge, della guida in stato di ebbrezza contestata ad un nunero crescente di penecefali circolanti odell'andamento dell'inflazione.
Potrà sembrarvi strano ma proprio da questo giornale che ha ospitato critiche a tutte le amministrazioni, e maggiormente proprio a quelle che ha dichiarato più vicine per generale cultura politica - specie in tema di degrado e mancata cura dei centri storici - arriva un invito ai (crescenti nel numero) lettori a TIRARE LA MARTINICCA.
Sempre più spesso riceviamo dei commenti (molto frequentemente di anonimi) che risultano non pubblicabili perché troppo generici, offensivi delle persone, o contestanti fatti non provati o responsabilità inesistenti.
Elbareport non è (e non sarà mai) l'angolo del chiacchiericcio o un "pubblico sfogatoio" ben, anzi ottimamente, vengano appunti, segnalazioni, rilievi critici e pure (seriamente motivate) accuse.
Si può, in tutta educazione e civiltà (meglio se mettendoci la firma e la faccia).
SR