Scendendo da San Piero nella notte tra venerdì e sabato, avevamo appena finito di dire a chi guidava l'auto sulla quale viaggiavamo: "Occhio ai cinghiali..." che dietro una curva ci si è parato un suino selvatico, evitato solo perché non era in "rotta di collisione" con la macchina.
E' andata meno bene, ventiquattro ore dopo a due giovani scooteristi che percorrendo la provinciale 26 nel tratto tra Rio e Porto Azzurro, hanno avuto un "incontro ravvicinato" con un cinghiale finendo a terra.
Per fortuna i due (una ragazza ed un ragazzo) benché molto spaventati non hanno subito traumi di grave entità, ma comunque per soccorrerli e condurli all'ospedale di Portoferraio, si sono dovuti attivare l'auto medica, i volontari della Misericordia longonese e i loro colleghi della Croce Rossa di Rio.
Due righe di riflessione a margine: in questi giorni riceviamo una valanga di segnalazioni su "disagi estivi" (in buona parte motivate) ma l'argomento dei danni provocati dai maiali delle macchie, cosi come quelli inflitti all'ambiente da quell'altra catastrofe ungualata che sono i mufloni, sembrano per così dire "passate di moda", pur sussistendo vicende che variano tra il fastidio e la devastazione quando non le conseguenze per la salute dei bipedi.
Ci toccherà probabilmente aspettare "la rinfrescata", perché sull'irrimandabile problema della eradicazione degli ungulati alloctoni, si riprenda a parlare (e soprattutto agire) seriamente.