Ecco.. me lo sentivo...non ci voleva uno scienziato per capire che con i solventi la vernice avrebbe imbrattato il resto della pietra.. forse era meglio consultare qualcuno che la pietra la lavora prima di procedere; adesso parlano di sabbiatura (non è un muro o un soffitto di mezzane, è pietra dura.. dura come....lasciamo perdere..). Per togliere le scritte ci vuole un martelletto con scalpello o una bucciardatrice ! Fave ! ....ce lo metto fave ? no meglio di no... lo tolgo ? lo lascio ?
Alex Beneforti
Lascicelo … ero sul punto di citare “la scritta invincibile” di Bertold Brecht, ma poi mi toccava ordina’ da Vinicio in farmacia una secchiata d’aspirine pe’ il conseguente mal di testa dell’assessore, e forse anche del suo tecnico “braccio armato”, che non ha valutato che una cotale roccia, dura sì, ma così porosa e fratta da sfagliarsi alla minima percussione orizzontale, altresì mostrando su ogni linea di frattura i “dendriti di o ossido idrato di manganese” (o psilomelamo, gli “alberelli” neri cha da ragazzini vendevamo ai turisti contrabbandandoli per "fossili"), si sarebbe “ciucciata” solventi e colore soluto con la stessa supersonica velocità con cui un piaggese medio si ingavona mezzo litro di vino.
Ora, visti i presupposti e la competenza mostrata, se la seguitano, è capace che ci scalpellano e ci scappellano mezzo Capo Bianco.
A questo punto forse ci conviene puntare sull’azione erosiva dei venti e del mare .. un po’ più lunga ma di sicuro fa meno danno