M’attasto se ci so’, e traduco subito per i foresti (mi tocco per capire se quello che vedo è reale o se sono nel brutto mezzo di un sogno) leggo la lunga intervista del “pragmatico” sindaco di Rio Marina, che trionfò sventolando le bandiere di un rinnovamento che più nuovo non si poteva, scudisciando i politici di lungo corso, grandi poltronieri e soffocatori delle istanze di cambiamento che dai giovani scaturivano impetuose … e ci trovo nel finale la candidatura di Francesco Pecos Bill Bosi a presidente dell’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba.
Per dirla con un francesismo: Cazzo che rinnovamento!
Ma quello che più mi lascia più interdetto, continuando a scorrere quelle righe, e conoscendo Renzo Galli come persona di certa intelligenza, sperando corroborata dalla saggezza di chi (pur essendo il “capo” dei vincitori giovani piaggesi) percorre già la settima decade della sua vita, è che proprio non mi figuro quali possano essere gli elementi che hanno determinato questa fascinazione, questo innamoramento politico, anzi no, amministrativo, e secondo il sindaco di Rio Marina l'amministrazione è evidentemente faccenda che niente ha a che vedere con la politica (che tratta solo le questioni "alte", forse filosofiche, non le scelte che si assumono in nome e per conto di una comunità)
A mio opinabilissimo modo di vedere, infatti, se c’è una persona (tra le tante che in questi anni si sono fatte o rifatte elbane) che è l’emblema, il paradigma del vecchiume politico, della banalità contrabbandata per idea, della noiosa ripetitività, della ostentazione dei privilegi, della sete di potere celata da un’apparente gesuitica bonomia, del cinico galleggiare da sugheri, della insensibilità ambientale…. sintetizzando della CASTA, questa è proprio quella del candidato del sindaco alla presidenza dell’APPE.
E rimango basito a leggere (testuale) “Perché questo nome? Perché ha l’esperienza, ha le conoscenze, e le introduzioni giuste. Voglio fare un esempio della città dove io abito, che è La Spezia. Il presidente dell’Autorità Portuale spezzina è l’onorevole Forceri, che è stato sottosegretario alla Difesa dopo Bosi. Mi risulta che La Spezia abbia avuto un buon riscontro, tant’è che i livornesi piangono per la perdita del traffico crocieristico a favore della Spezia.”
Le conoscenze e le introduzioni giuste? Ri-cazzo che rinnovamento di linguaggio, stile, metodi e prassi! Davvero ammirabile la furba La Spezia che sceglie un vecchio politico ammanigliato e fotte le crociere alla polla Livorno!
Darietto, lo chiedo a te perché sai quanto ti voglio bene e ti stimo (è vero, sei renziano, ma nessuno è perfetto): ma la sinistra piaggese, che discretamente sostenne l’ascesa dell’estimator bosiano al soglio paesano, non ha niente da eccepire?