Per dire cazzone a Grillo c'era bisogno di una pagina? Offensivo comunque anche se la storia del militare, forse inventata, è divertente. Magari bastava il racconto per avere l'apprezzamento dei lettori.
Aldo Adriani
Sa signor Adriani, io sono un vecchio romantico che di tanto in tanto si ritrova a canticchiare “Nostra Patria è il mondo intero – nostra legge è la libertà …” e perfino a commuoversi su quei versi e su quelli che seguono: “ovunque uno sfruttato si ribelli – noi troveremo schiere di fratelli”.
Va da sé che mi facciano un po’ parecchio schifo i leghisti, i campanilisti, i nazionalisti, i razzisti e più di tutti gli opportunisti del “siamo tutti uguali … però ...”
Va da sé che mi senta molto fratello di un disgraziato che scappa dalla fame, dalla guerra e da altri orrori, e dopo mille sofferenze e peripezie viene a crepare nel mare “nostrum”.
Caro Adriani io sento quell’uomo, quella donna, quel bambino enormemente più carne della mia carne rispetto all’anziano multimilionario rancoroso, maestro (a proposito dell’essere offensivo) della “dialettica” dell’insulto, del capataz indiscusso, in politiche dell’immigrazione perfettamente assimilabile ai legaioli, della Star a cui lei ha dato entusiasticamente il suo suffragio.
Ed ha avuto ragione il suo capo - dal proprio punto di vista -, a ribadire l'avversione all’uguaglianza tra due bambini nati nello stesso reparto maternità (ma uno generato dal sacro italo spermazoo vel ovulo, uno no) ha avuto ragione a ripronunciarsi contro l’abolizione della norma fascista e leghista, che assimila un profugo ad un delinquente. Ha ragione, perché lo premiano i sondaggi: 2.5% di intenzioni di voto in più in una settimana, e la giusta interpretazione del pensiero della maggioranza di chi ha votato M5S, se il 54% dei siderei condivide (e questo è per me raccapricciante) le sue idee in argomento. Il suo Guru insomma ha fatto cassa, con la paura del diverso.
Io spero che lei faccia parte del 46% del firmamento, perché veda, davanti a questioni di questo tipo non ce la si può cavare coi giochini di prestigio verbali del dire che non si è né di sinistra, né di destra ma “avanti”, ci si deve schierare o dalla parte della solidarietà umana o da quella dell’egoismo sociale, non ci sono vie di mezzo.
Al volo sulla questione del gradimento dei lettori: può far piacere, ma personalmente non subordino mai il compiacimento del lettore al dire senza peli sulla lingua quel che penso, e se la disturba il termine di “cazzone” o “mona” - la storia di Scattolin tra parentesi era autentica – attribuito alla sua Stella Polare, posso pure mutarlo in “miserevole”, che mi pare anche più adatto alla vicenda.
Andando a chiudere Adriani, le vorrei raccontare di una poco nota canzone in cui David Riondino narrava la storia di un immigrato, un poveraccio che si arrabattava e vendeva da ambulante “elefanti” (probabilmente made in china).
La canzone che iniziava mi pare “Bella signora compra l’elefante …” magnificava in una melodia lamentosa la gamma delle raffigurazioni dei pachidermi proposte e i diversi possibili usi.
Ma l’ultimo verso raccontava in sintesi anche la rabbia dei dannati della terra, quelli che continueranno ad arrivare dal sud del mondo e non si fermeranno neanche a cannonate, i fratelli diversi con cui dovremo imparare a convivere ed a mescolarci in pace, arricchendoci umanamente tutti … perche, come canta il venditore di Riondino... altrimenti
“…un giorno o l’altro, vi faremo il culo a tutti quanti… altro che elefanti!”
Ed allora ai leghisti, al suo Vate, unitamente a quelli del 54%, converrà camminare col culo molto, ma molto rasente ai muri.