Bravo Giovanni, come disse un nostro concittadino: “Mi sei piaciuto perché mi sei garbato!”, col tuo articolo mi hai sollevato dall’incombenza di scrivere un pezzo sulla “terna” dei candidati al ricco soglio della Autorità Portuale, e sarebbe stato un pezzo nel quale in buona parte avrei ripercorso i tuoi ragionamenti approdando a conclusioni non sovrapponibili ma simili alle tue.
Così visto che il lavoro principale lo hai fatto tu, io mi posso limitare a stigmatizzare gli aspetti più ameni della vicenda, marcando solo le differenze tra il tuo e il mio intendimento.
Inizio quindi coll’osservare che la terna potrebbe tornarci maggiormente utile magari come terno, da giocarselo su qualche ruota.
Allora secondo i crismi della classica smorfia napoletana vediamo: Anselmi “il sindaco” fa 62, Busdraghi “Ufficiale di marina” fa 90, per Bosi c’è l’imbarazzo della scelta: ci sarebbe il 47 “morto (politico eh, campi pure 120 anni!) resuscitato”, ma meglio optare per il 26 “il trombone” che più gli si addice..
Dunque: 26 - 62 – 90… ecco, così qualcuno potrà dire a giusta ragione che do i numeri.
Però a pensarci bene non sono del tutto d’accordo con le tue considerazioni, perché se il terno in sé è irricevibile, mi pare che il 26 e il 62 (numeri speculari, guarda caso) non ci azzecchino molto col 90.
E’ vero infatti che Nerio Busdraghi è venturinese (ergo carciofaio, ma nessuno è perfetto) ma è anche vero che è persona intelligente, seria e perfino umanamente simpatica, né si può dire che gli facciano difetto conoscenze marittime e portuali, avendo, come tu stesso ricordi, trascorso una vita a comandare capitanerie di porto (la nostra compresa) perché assimilarlo agli altri due?
Non so chi abbia caldeggiato la candidatura del 90 (e me ne frega anche poco) ma realisticamente pensando che il ministro riceverà l’irricevibile terna, spero che la scelta ricada sull’ultimo numero della tombola, non fosse altro per scongiurare la elevazione di uno dell’ambata, così che non si instauri il principio che tutti gli ex-62 di Piombino siano destinati a diventare per diritto divino Autorità Portuali (e successivamente magari presidenti della Toremar) , né che a capo di un ente di una tale importanza per i nostri destini finisca un 26 (ottone bandistico). Statti bene