Beppe Tanelli ci ha mandato una tabella oraria dei traghetti dell'Armatore Rubattino (mica steccoli, una compagnia che ha agito in mezzo mondo, e pure da protagonista della storia del nostro Paese) con la didascalia: I collegamenti marittimi nell'arcipelago Toscano nei primi anni dell'unità d'Italia".
La neonata Italia insomma, si era inventata una rotta "postale" (da Livorno a Porto Santo Stefano e ritorno) che collegava le isole toscane, con i "piroscafi", vale a dire le più tecnologicamente moderne e veloci navi che solcavano le onde nel XIX° secolo.
A considerare il fatto che oggi non non esiste una linea "unificante" l'Arcipelago - che oggi probabilmente costituirebbe di per sé anche un'attrattiva turistica - e soprattutto la incontestabile affermazione che ci costringono a a imbarcare su una usata e abusata ferraglia navigante, tecnologicamente avanzata e giovane come la mi' nonna, veloce come una tartaruga zoppa, che ci costa (per restare in tema insulare) quanto l'orzo di Pianosa (per i foresti: uno sproposito)...
alla luce del fatto che siamo passati dai piroscafi ai piroschifi...
Be'...
Be', un grido di dolore ci sale dal petto:
Aridateci Rubattino!
(e magari pure i suoi piroscafi, capace che si fa prima a passare il "bozzo")