Mi sono accorta recentemente di avere delle idee politiche alquanto bizzarre, inapplicabili nel nostro paese, anche se poi vedo che in altre parti del mondo, per esempio in Sud America o nel Nord Europa, vengono realizzate e con successo.
Dopo aver quindi appurato che di voli di fantasia si tratta, mi diverto a sognare uno scenario immaginifico.
A primavera ci saranno le elezioni amministrative ed io sarò l'unica donna candidata sindaco del Comune Unico che non c'è in un' Isola d'Elba di un'Italia che non esiste.
Il mio programma elettorale dal titolo "Se ti Evolvi, risolvi", che cercherò di illustrare nel più sintetico dei modi, si appoggerà su tre temi fondamentali:
Viabilità e trasporti - Ho già avuto modo di trattare questo argomento in varie occasioni, trattandosi di una personale fissazione che mi accompagna da oltre trent'anni e che grazie all'evoluzione tecnologica, soprattutto in campo energetico, ha avuto modo di svilupparsi fino alla maturata visione odierna.
I Porti elbani subiranno profonde trasformazioni non dovendo più supportare e sopportare il traffico automobilistico in entrata e in uscita, i moderni traghetti ad energia solare sbarcheranno solo pedoni che, dopo aver attraversato magnici giardini fioriti in tutte le stagioni, troveranno a disposizione ogni possibile mezzo ecologico per percorrere i km di strade che attraversano il nostro splendido territorio.
Dal bike al car sharing, ai mezzi pubblici o le coop private di trasporto che congiungono ogni località con la frequenza di massimo 10 minuti da una corsa all'altra, sia di giorno che di notte, sia via mare che via terra. Itinerari ciclistici e pedonali incorniciati da verde pubblico curato e impeccabile si snoderanno in ogni direzione.
Scuola - All'ex Caserma Teseo Tesei, nascerà il Polo Scolastico delle Ghiaie. Per rispettare anche i ragazzi meno volenterosi, che si tovano loro malgrado a dover frequentare il biennio delle superiori perché l'obbligo si è alzato a 16 anni, la Scuola Media sarà trasformata in un corso quinquennale, dopodiché si potrà scegliere. L'Elba metterà a disposizione, oltre ai tradizionali orientamenti classici e scientifici, un'offerta di indirizzi idonei al territorio. Ci saranno quindi la scuola di lingue e quella d'Italiano per Stranieri, la scuola per Geometri sarà trasformata in RRR (Recupero, Restauro, Ristrutturazione), l'Istituto Alberghiero sarà il fiore all'occhiello della nostra formazione ed integrerà gli indirizzi di cucina e sala con quello dell'accoglienza, materia base per ogni disciplina.
Nasceranno un Istituto Nautico, una scuola di Carpenteria Navale, una per Agricoltori Biodinamici, una per Allevatori e la scuola dell'Artigiano dove sarà possibile imparare, a scelta, mestieri intramontabili come quello del falegname o dell'idraulico, altri da riscoprire come quello del sarto ed altri ancora, più innovativi e legati allo sviluppo agricolo di cui tratterò nell'ultimo paragrafo.
Non ci sarà l'Università perché si rischierebbe che i nostri ragazzi non lascino più l'isola e non si accorgano mai, di conseguenza, che non tutto il mondo è un paradiso come questo, mentre è bene che lo sappiano e imparino che non si deve dare niente per scontato. Questo, permetterà loro di apprezzare ancora di più il luogo da dove provengono.
Ci sarà invece un'attrezzatissima casa dello studente, organizzata per accogliere sia chi arriva da Cavo o Pomonte, sia i numerosi studenti che sceglieranno di trasferirsi dal continente per frequentare le nostre scuole d'eccellenza.
Agricoltura - Non resterà neanche un fazzoletto di terra incolta, né un solo castagno ammalato, perché sono pronta ad espropriare ogni terreno che non venga curato dal proprietario. Ma la vera rivoluzione/evoluzione sarà rappresentata dal recupero degli antichi terrazzamenti oggi ingoiati dalla prepotente macchia mediterranea, spazi che verranno utilizzati per sviluppare un particolare settore agricolo. La coltura della pianta più versatile che la natura ci ha donato e che l'uomo ha vietato: La Canapa.
A questa sarà legato il vero boom economico dell'isola: inizieremo a produrre in loco ogni tipo di carta e di tessuto fino a quello delle vele, e tutto il sartiame necessario al fabbisogno della marineria locale e in transito.
Ci saranno sviluppi nel restauro architettonico, grazie ai materiali edili canapa-derivati che consentiranno il recupero di immobili in chiave bio, primo tra tutti l'isolamento termico che ridurrà al minimo il consumo di risorse per il riscaldamento e consentirà di vietare l'uso di climatizzatori.
Nei laboratori galenici presenti in ogni farmacia, si prepareranno cosmetici, olii e rimedi terapeutici, dando agli elbani la possibilità di evitare la schizzofrenica industria farmaceutica che dopo aver fatto fare il giro del mondo ad un barattolino contenente 30 grammi di cime selezionate, te le fa pagare 890 euro, quasi 30 volte di più che a quel mercato nero che all'Isola sarà rimasto solo un ricordo.
Ma, oltre ad una esplosione del settore agricolo, artigiano e manufatturiero, non bisogna sottovalutare la crescita dei flussi turistici legati all'uso ludico della canapa (altrimenti che paradiso sarebbe). Migliaia di giovani e meno giovani affolleranno l'isola sia in estate che in inverno, perché qui e solo qui ci sarà la possibilità di abbinare il piacere di fumarsi una canna legale e contempornaeamente godere della vista di panorami unici e irripetibili. Vedo già lo slogan della campagna promozionale: "Vacanze da sogno all'Isola d'ERBA!"
Tatiana Paolini