In due giorni l’A Sciambere di Tatiana Paolini “Se ti evolvi….risolvi” e la proposta di Francesca Campagna del Manifesto per l’Elba “World Wide WeELBA” hanno cambiato il discorso della politica dell’Isola. Innanzitutto perché si tratta di due donne, e questo dice molto sulla loro capacità di visione.
Poi perché sono due proposte di cambiamento, di discontinuità anche dialettica rispetto al modo della politica di proporre soluzioni, poi perché non provengono da schieramenti precostituiti ma da due persone che amano il posto dove vivono. La proposta visionaria di Tatiana, che per paradosso è molto più vicina ai bisogni e alla realtà di quello che il ceto politico ha prodotto fino ad ora. Non è più il tempo di tatticismi del giorno per giorno, senza una visione la politica si riduce a interesse dei più forti e a interessi personali.
L’approccio digital/relazionale di Francesca che parla di “innovazione senza permesso” ovvero di adoperare gli strumenti digitali per attivare i sistemi di relazione che producano innovazione, che producano quel senso del “fare insieme” che è tanto mancato alla gente elbana, che producano, lo scrive così bene, “un piccolo contributo collettivo allo sviluppo e alla crescita di una nuova cultura del vivere slow, che potrebbe essere proprio il volano per un importante rilancio turistico economico dell’isola che, del sacrificio personale fatto dai “pionieri” dell’economia turistica elbana, riesca a fare il propellente per un cammino di crescita collettiva, condivisa e partecipata”.
Questi due contributi possono essere la base di un percorso che porti ad una visione condivisa di un Manifesto per l’Elba?