Carissimo Sergio, mi permetto di disturbarti pere un tormento che da qualche tempo mi perseguita, e che qui di seguito vengo ad esplicare, certo che essendo tu più avvezzo a dipanare anche questioni di lana caprina saprai certamente indirizzarmi.
Tra i molti spot pubblicitari che le tv nazionali ci propinano ve ne è uno che particolarmente mal digerisco, vi si vedono due giovani signore sorridenti una delle quali esce da una farmacia gioiosa per aver acquistato una mega confezione di compresse per combattere il mal di testa e ne consiglia l’acquisto all’amica.
Ora, pur dispiacendomi che l’intera famiglia della signora in questione soffra di tale disturbo, mi sovviene il fatto che medici, ministeri di competenza e persino l’O.M.S. da tempo ci consiglino di fare un uso corretto dei medicinali e di non abusarne.
Detto questo, ho la presunzione di capire la causa del dolore insistente delle due donne, infatti tra uno spazio pubblicitario e l’altro gli schermi televisivi subiscono, e noi con loro, l’invasione di un grillo altoparlante, di un nuovo segretario ambivalente, di giovani ministre maleducate, di razzismo dilagante, ma soprattutto di un evasore condannato ma osannato, a me non solo viene il cerchio alla testa, ma soprattutto un grande fastidiosissimo quotidiano fracassamento di cabasisi (tanto per dirla alla Camilleri).
E quindi, caro Direttore, ti chiedo: “Sapresti mica consigliarmi, in guisa di leggiadra signora, una pastiglia adatta a farmi passare non tanto il cerchio alla testa, ma il secondo più grave malessere?”
Ti ringrazio anticipatamente, Roberto
Caro Roberto
Non so, visto che non mi ritengo proponibile come “signora” (e men che mai “leggiadra”), se sarò in grado di fornire indicazioni utili a sollevarti dai dolorosi sintomi che ti affliggono e dai quali ahimè pur io non sono immune.
In questi giorni infatti se il figurato movimento rotatorio dell’apparato riproduttivo, da cui sono colto per le stesse tue cause, fosse opportunamente canalizzato, mediante quella energia cinetica sfruttata in tutta la sua potenzialità, senza bisogno di pannelli o pale eoliche, si potrebbe illuminare a giorno e a festa l’Elba tutta.
In argomento, una annotazione storica vale intanto la pena di giustapporla, sulla “differenza di genere” relativa alle sintomatologie: celebre il dialogo dei due sposi capoliveresi Gino e Balda:
“Oh Gino, ci devo ave’ la pressione alta, che mi gira la testa”
“Oh Balda io 'nvece ce la devo ave’ bassa, che mi gireno li coglioni!”
Ma dopo la digressione, temo di deluderti se ti esprimo tutto il mio pessimismo sulle capacità della conosciuta farmacopea di porre rimedio al disturbo che accusi.
In realtà ci sarebbe un composto, il cui “principio attivo” sortirebbe effetti miracolosi per debellare la renzogrillogrulloberlusconite anche nella sua forma più severa e demagogica, una molecola nota da tempo col nome di “sinistra”. Stranamente però in Italia, e solo in Italia, tutti i farmacisti che si mettono con le migliori intenzioni a fabbricarla e distribuirla (ultimo Vendola) poco dopo inspiegabilmente si suicidano e le compresse di Sinistra diventano introvabili
Di ciò preso atto, per quanto mi riguarda, per farmi digerire lo strafottente pentolaio di Palazzo Vecchio, non basterebbero tante Alka Seltzer quante ne potrebbero contenere una “sassola” che si usa per aggottare l’acqua dalle barche, o entrambe le orecchie del citato Vendola, non parliamo poi del suo pregiudicato e spregiudicato neo-compagno di merende e di riforme … temo che neanche un’aspirina grande come la torta del Castagnacciaio potrebbe alleviare il male che deriva all’umanità dal suo pervicace esistere ….
Per costui credo che, come per i cinghiali all’Elba, la soluzione unica possibile sia quella dell’eradicazione, non resta quindi altro che attendere che la natura faccia il suo corso, incrociando le dita.
E purtroppo anche circa il suo “erede spirituale” il sodale spacciatore di fumo destrorso e discorsi a gazzosa della val di Sieve, nella impossibilità di stioccarli la più classica delle ciabatte in bocca, l’unica soluzione è pazientare. Il tempo è davvero galantuomo, la cronaca spesso confonde gli aerostati, i palloni gonfiati, colpiti dal sole, con astri nascenti, la storia riordina tutto e distingue tra i tuoni e le scorreggine.