La gestione associata della promozione turistica e dell'accoglienza per il turismo è nata alla fine del 2011, lo scopo era quello di supplire allo scioglimento dell’Agenzia di promozione turistica dell’Arcipelago toscano (Apt). La Gestione associata, inizialmente, venne finanziata dai comuni per 30mila euro. La svolta si è avuta il 15 luglio 2013, quando è entrata in vigore l’imposta di sbarco, pagata al momento dell’acquisto del biglietto del traghetto da tutti coloro che arrivano all’Isola d’Elba. Un introito che lo scorso anno è stato pari a 500mila euro. La ripartizione però non tiene conto né del numero delle case private, né delle difficoltà in prossimità dei porti di sbarco dei traghetti. Il comune capofila, cioè Capoliveri, sull’importo complessivo del gettito annuale, si trattiene una percentuale pari al 5% fino ad un massimo di 25mila euro, per spese di gestione. Tutte le operazioni contabili della Gestione associata per il turismo passano dalle casse del comune di Capoliveri. Quindi, entrate e le uscite sono scritte nel bilancio del comune di Capoliveri che di conseguenza approva ogni impegno di spesa, inclusa la nomina del personale addetto all’informazione, all'accoglienza, e quant’altro per il turismo. Nel maggio-giugno 2013, in previsione del forte giro di quattrini, al regolamento della gestione associata venne aggiunto un articolo (il 3 bis) con il quale, fra l’altro, si è delegato il comune di Capoliveri l’accertamento e la riscossione dell’imposta di sbarco, dalle compagnie di navigazione.
Insomma, i comuni elbani hanno delegato a Capoliveri l'organizzazione e la gestione economica della gestione associata, relegando la Consulta dei sindaci a semplice organo di indirizzo politico.
Lorenzo Marchetti