Novità in casa Esa per la città medicea e napoleonica, i nuovi cassonetti dei rifiuti vengono dotati di pedale per evitare all'utenza il contatto con le mani sulla chiusura dei contenitori di plastica, da aprire quando si deve gettare l'immondizia. Ma sono ancora pochi i raccoglitori cui è stata applicata tale possibilità e tra gli utenti di piazza Pietri, viale Elba e dintorni, c'è chi si lamenta del fatto. “I pedali vanno messi a tutti i contenitori. Una questione di igiene e di praticità – dice un pensionato della zona- in particolare nei giorni piovosi vediamo ancora più evidente la sporcizia sui bordi delle chiusure dei cassonetti. Per tutelarsi si dovrebbe usare di guanti. E diciamolo, questi contenitori sono troppo piccoli, si riempono alla svelta, in particolare quelli di carta e cartone. La gente quindi appoggia il materiale fuori e si ricade facilmente sul non decoro ambientale, una cosa indecente”. Quindi una situazione non agevole e i problemi non finiscono qui. “Erano certamente più capienti i cassonetti precedenti e questi nuovi - fa eco un'anziana- quando c'è molto vento, li vediamo volare per la strada se sono vuoti e se non sono stati ancorati in qualche modo. In ogni caso- prosegue- ci sono persone di scarsa coscienza civica, in molti non tengono conto della raccolta differenziata e gettano qualunque cosa nei raccoglitori, senza suddividere le varie tipologie di rifiuto. Chi di dovere dovrebbe incrementare l'informazione sull'importanza del riciclo e cose del genere”. E prosegue poi l'annoso problema di chi lascia a terra nei pressi dei cassonetti, televisori, altri rifiuti ingombranti e pericolosi. Poi i più incivili fanno un viaggetto nei boschi e abbandonano di tutto nella macchia mediterranea, ignorando che in località Casaccia, vicino alla rotonda di via Manganaro, esiste il Centro di raccolta Esa, dove si può portare e scaricare gratuitamente ogni tipo di rifiuto corposo, elettrico e simili. ”Molti non portano là i rifiuti, oltre che per inciviltà o ignoranza- conclude il pensionato- anche per diffidenza, perché se porti materiali ti chiedono nome e cognome. Chissà, magari pensano che ciò possa causare qualche problema, Assurdità”.