Una serata non poco movimentata quella di ieri dove la Capitaneria di Porto, intorno alle ore 2300, è stata contattata dal Pronto Soccorso di Portoferraio per attivare il trasporto urgente di un paziente infartuato, il portoazzurrino A. S. di 59 anni, a Piombino in quanto l’elicottero del 118 non era disponibile a causa della nebbia.
L’utilizzo della motovedetta della Capitaneria di Porto è reso possibile grazie al Protocollo Operativo per il Soccorso in Mare, sottoscritto tra la Direzione Marittima di Livorno e l’Azienda Sanitaria Locale n. 6 di Livorno nel 2011, che assicura nelle acque e nelle isole di competenza della Provincia di Livorno, il soccorso sanitario in mare e il trasporto di cittadini bisognosi di cure in emergenza/urgenza dalle isole dell’arcipelago toscano verso il continente.
Il personale della Guardiacostiera ha in pochi minuti approntato la motovedetta CP 892, appositamente attrezzata per tali esigenze e proceduto alle operazioni di imbarco e trasferimento del paziente e del personale medico di assistenza. In meno di 40 minuti l’infartuato veniva affidato alle cure del personale medico di Piombino.
Durante la rotta di rientro, la motovedetta CP 892 stava per essere nuovamente impiegata, questa volta in un’attività di ricerca di persona dispersa in mare, poiché nelle medesime ore, il comando di bordo della nave da crociera Star Breeze, partita nel pomeriggio da Civitavecchia e con destinazione Portoferraio, dichiarava via radio l’emergenza di uomo a mare. In quel momento la nave si
trovava a circa 7 miglia ad ovest dell’Isola del Giglio. Il Comandante della Star Breeze poneva immediatamente in essere tutte le operazioni del caso riuscendo a posizionarsi sulla rotta precedentemente percorsa e, dopo circa un’ora di ricerca, ad individuare nel buio il naufrago.
Da una ricostruzione dei fatti quest’ultimo è risultato essere una cittadina americana di 43 anni, C.C.A. le iniziali, in viaggio con un gruppo di amici, che incautamente e verosimilmente per lo stato psicofisico determinato dalla eccessiva assunzione di alcolici, si è tuffata in mare dalla poppa dell’unità da un’altezza di circa 15 metri. Una volta tratta in salvo la donna, a fronte di condizioni fisiche non compromesse dalla caduta, manifestava uno stato confusionale e non appariva conscia della gravità di quanto accaduto e delle conseguenze a cui sarebbe potuta andare incontro.
Questa Capitaneria di Porto ha provveduto a convocare il Comandante della nave da crociera al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie alla ricostruzione della dinamica dell’evento e porre in essere gli atti formalmente previsti in tali situazioni. La protagonista dell’episodio è stata per ordine del Comandante fatta sbarcare dalla nave. Di tutto quanto accaduto è stata informata la Polizia di Stato per eventuali ulteriori accertamenti.
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