"Questa è la novella dello stento che dura tanto tempo... la voi senti'? - Sì! - Questa è la novella dello stento... (ad libitum)". L'antica filastrocca della novella dello stento, che non ha fine, ha trovato nelle plaghe ferajesi (ma forse più nelle piaghe vista la destinazione) una concreta rappresentazione: l'avveniristico ascensore esterno ospedaliero che tutto il mondo ci invidia, che tanto per cambiare è di nuovo guasto, interdetto per l'ennesima volta all'uso.
Facciamo due proposte all'ASL.
La prima è relativa al meraviglioso meccanismo elevatore: dichiariamolo defunto, Requiescat In Pacem lui, ed in pace mettiamo l'anima nostra, che tanto a incazzarsi si fanno due fatiche peraltro aggiuntive a quella del salire zampa-zampa la scalinata.
La seconda è una proposta logistico-operativa: affitti il trenino panoramico, o si doti comunque di simile veicolo, così da trasportare gli zoppicanti. quelli colti da affiatamento (cit.) etc. agevolmente da via Carducci all'irto colle ospedaliero di San Rocco.
Un intervento che avrebbe tra l'altro anche una valenza religiosa, poiché siamo convinti che molte anime si dannino per le litanie di moccoli emessi dall'utenza di fronte alle ascensorili porte serrate.