In questo momento difficile e di isolamento ho dovuto provare cosa significa non portare un ultimo saluto all’ amico Gian Paolo che ci ha lasciato sabato , ricordare assieme agli amici comuni i momenti trascorsi assieme che fanno parte del proprio vissuto.
Ci siamo conosciuti nel 1971 in prima Ragioneria ( l’attuale Istituto Tecnico Commerciale ) in breve tempo abbiamo stretto amicizia nella consapevolezza che stavamo frequentando entrambi un indirizzo scolastico non coerente con i ns. interessi , ma all’epoca era l’unico istituto a dare un titolo di studio con accesso al lavoro di concetto sicuro.
Entrambi consci dei sacrifici delle rispettive famiglie, abbiamo portato a termine gli studi diplomandoci con dignità ed entrambi ci siamo iscritti alla Facoltà di Pedagogia a Firenze.
Ben presto ci accomunò la passione politica e la condivisione dei valori della sinistra.
A Firenze inizialmente abbiamo vissuto nella stessa casa, abbiamo frequentato gli stessi corsi universitari e molte sono state le occasioni di scambio culturale, tutti e due laureati in indirizzo Sociologico.
Entrambi formiamo la propria famiglia, io mi stabilisco all’ Elba, Gian Paolo resta in provincia di Firenze, ma agli inizi degli anni 90 ritorna all’Elba e ci ritroviamo, ci accomuna ancora una volta la passione per la politica, militiamo per alcuni anni nel Partito Democratici di Sinistra fino allo scioglimento nel 2007, entrambi assumiamo cariche di responsabilità anche nei rispettivi Comuni di Residenza e ancora una volta ci troviamo a fianco in Comunità Montana.
Ad un certo momento capiamo che la vita di partito ci sta stretta e alla nascita del Partito Democratico preferiamo rivolgere le ns. competenze e risorse verso altre realtà.
Gian Paolo si dedica con passione al Suo lavoro di direttore del Consorzio Gal Etruria ed io come operatore turistico porto il mio contributo all’Associazione di Categoria Confesercenti.
Ed ecco che si ripresentano le occasioni di incontro con Gian Paolo, l’ultima a febbraio , usciamo dalla riunione assieme e dirigendoci alle auto si parla un po’ di politica, io gli dico che mi sono iscritto al PD ma non ho intenzione di militare attivamente, Gian Paolo si sente ancora orfano di partito, si parla della situazione economica, dei propri figli, dei Suoi fuori dall’ Elba, dell’ essere diventato nonno.
Ed ecco che in un ennesimo giorno di isolamento, dopo cena si da una occhiata alle notizie di Elbareport e si vede la foto di Gian Paolo accanto ad un titolo che non avremmo voluto leggere ed il cuore si spezza.
Un forte abbraccio alla famiglia, alla compagna Claudia, ai figli Lorenzo e Simone, alla loro mamma Sandra.
La prossima volta che andrò a lavoro alla Marina so già che non ci incontreremo per il Capannone e con un suono di clason ci augureremo una buona giornata, ma non perché sei partito prima o dopo ma purtroppo perché ci ha lasciato per sempre, ma rimarrà in me il ricordo di una grande persona.
Luciano