Il 4 dicembre 2020, in seguito a un infarto e alle condizioni meteo avverse, sono stato involontario protagonista di una piccola odissea per riuscire ad arrivare a Grosseto, dove mi sono state prestate le cure necessarie.
Adesso sto bene e sono a casa con la mia famiglia e per questo voglio ringraziare:
Tutto il personale del 118 per la prontezza di intervento,
L’equipaggio della motovedetta e il personale medico che hanno tentato il trasporto via mare, nonostante le condizioni meteo proibitive,
L’equipaggio dell’elicottero della Guardia Costiera e il personale medico che sono riusciti a effettuare il trasporto a Grosseto,
Il comandante della Capitaneria di Porto di Portoferraio che ringrazio in particolar modo per aver coordinato gli interventi con prontezza e lungimiranza
La professionalità e l’abnegazione mostrata da ciascuno di loro mi consente adesso di scrivere queste righe, con le quali tengo a sottolineare l’importanza di queste persone e di questi servizi per gli abitanti della nostra Isola.
Con l’occasione, insieme a mia moglie e ai miei figli, auguro a tutti un sereno Natale e un migliore anno nuovo.
Lettera inviata dalla Famiglia Tarantola
Abbiamo deciso - in via eccezionale - di "riaprire" il giornale e la redazione in uno dei rarissimi giorni di chiusura che ci concediamo (di solito non sono più di 2 o 3 durante l'anno) perché questa lettera ce lo ha imposto, per due diversi motivi:
- In primo luogo perché, in un giorno significativo, queste poche righe danno una ottima notizia, e siamo quasi alla fine di un anno orribile, nel quale siamo stati costretti, pressoché quotidianamente, a dare cattive e pessime notizie
- Poi perché essa si può leggere come una sorta di bilancio di un'operazione di soccorso, che così può essere letto: anche in condizioni eccezionalmente difficili si è comunque riusciti ad assicurare ad un cittadino elbano un servizio sanitario di alto livello, obiettivo raggiunto grazie alla professionalità e l'impegno di decine di persone ("isolane" e no), e con un dispiego di mezzi ugualmente eccezionale.
E ci sarebbe pure da riflettere, nell'eterna discussione circa quali servizi sanitari siano da considerare irrinunciabili, e ad erogazione organizzativamente e clinicamente plausibile, sul territorio elbano, ma non è tempo né giorno di polemiche.
Prendiamo però atto che di norma i pazienti elbani vivono a trenta minuti di volo da una serie di strutture che erogano una sanità eccellente.
Anche pensando al recente passato non è poco.
Buone Feste a Tutti