In merito al caso degli abusi edilizi all'interno del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) nel Comune di Porto Azzurro di cui Elbareport ha dato notizia nell'articolo di ieri 25 giugno http://www.elbareport.it/scienza-ambiente/item/5137-l%E2%80%99incredibile-caso-degli-abusi-edilizi-nel-cras-di-porto-azzurro e al cui ingresso è esposto il cartello con la seguente dicitura: “Centro recupero animali selvatici per Forestale e WWF”, riceviamo dalla Sezione del WWF Elba Capraia la seguente nota in cui l'associazione nega ogni coinvolgimento nella vicenda
In merito al caso del CRAS di Pontecchio apparso in questi giorni sulla stampa, il WWF intende precisare che l’Associazione non ha avuto con il Centro alcun rapporto, né si è mai avvalsa dello stesso per il recupero di fauna in difficoltà.
Il cartello apposto all’ingresso “Centro recupero animali selvatici per Forestale e WWF” rappresenta infatti una autonoma iniziativa dei proprietari in quanto il WWF non ha mai autorizzato l’utilizzo del proprio nome associato a tale Centro.
Anzi, il WWF precisa che in data 13 gennaio 2013 le proprie guardie volontarie avevano effettuato un sopralluogo al Cras di Pontecchio rilevando delle irregolarità rispetto all’autorizzazione a suo tempo rilasciata (il Centro non disponeva di nessuna struttura idonea all’accoglienza della fauna selvatica né tanto meno il registro di carico e scarico degli animali).
In seguito a tale verifica venne subito presentato un esposto, con allegato fotografico, alla Provincia di Livorno e al Parco Nazionale evidenziando forti perplessità in merito al funzionamento dell’intera struttura.
Dispiace rilevare come – nella pressoché totale assenza di controlli da parte di chi avrebbe dovuto verificare - sia stato utilizzato il paravento della fauna selvatica da recuperare per commettere l’ennesimo abuso edilizio.
WWF ELBA CAPRAIA