Gli acquazzoni della nottata oltre che ricondurre in termini “cristiani” le asfissianti temperature degli ultimi giorni. hanno bagnato il terreno quel tanto che basta per renderlo un po' meno “infiammabile”, ma è presumibile che di qui a poco si torni a capo dodici.
Non è fuori luogo quindi richiamare l’attenzione dei lettori su due (spiacevoli) episodi, pressoché identici, verificatisi a poche ore di distanza in pratica nello stesso luogo: il Piano di San Giovanni, e segnalati da due diversi lettori.
Parliamo di due principi di incendio a bordo della strada provinciale ed innescati il primo dal lancio di una cicca di sigaretta, il secondo dall’ancor più pericoloso fiammifero “spento” (che però a contatto con l’aria resa ventosa dalla velocità dell’auto si riaccende) .
In entrambi i casi ci viene riferito che il tappeto di aghi di pino aveva immediatamente dato origini a fiamme subito molto alte, che sono state spente da volenterosi/e che, senza preoccuparsi di costituire blocco del traffico, hanno fermato i loro mezzi e soffocato i focolai con i mezzi di fortuna che avevano a bordo (bottiglie d’acqua e quant’altro) scongiurando che il fuoco si propagasse ulteriormente
Da (purtroppo) fumatori a “colleghi amanti delle bionde” sottolineiamo quanto il tenersi in auto i residui del consumo di tabacco non è solo questione di civiltà ma pure di sicurezza.