Venerdì mattina mi sono recato presso il Centro trasfusionale dell’ospedale di Portoferraio per effettuare una donazione di sangue (sono donatore da molti anni) aderendo ad un appello per carenza di scorte del mio gruppo (il gruppo A). Sono stato accolto con la consueta professionalità dal personale infermieristico che mi ha preparato alla donazione. Sono arrivato al Centro intorno alle ore 7,30 per potermi successivamente recare al lavoro. Ho atteso fino alle 8,30 l’arrivo del medico per procedere.
Il Dottor Carlotti era in ferie e pertanto aspettavamo il sostituto. Alle ore 8,30 il medico non era ancora arrivato e non aveva fornito nessuna notizia. Ho purtroppo dovuto rinunciare e con me altre persone presenti. Mi risulterebbe che non si tratti del primo caso. I disservizi del nostro ospedale sono ormai tanti, ma quelli che colpiscono i donatori (volontari) sono tra i più gravi. Sono certo (almeno spero) che il medico fosse impegnato in qualche emergenza. Ma forse era nostro diritto e anche diritto delle infermiere, sapere che cosa stava accadendo e quanto sarebbe stata lunga l’attesa. Il centro trasfusionale è una ricchezza per la nostra isola e non va smantellato, neppure col progressivo scoraggiamento dei donatori.
MARCO BALATRESI