Entusiasmo alle stelle alla tensostruttura delle Ghiaie, concessa dall'amministrazione comunale, presente Nunzio Marotti. E' andato in scena il gemellaggio di tre scuole medie ad indirizzo musicale. Protagonisti dell'appuntamento, che va in archivio e lascia sensazioni forti, 129 ragazzi impegnati in mega concerto che dimostra senza dubbio la bontà di questo tipo di scuola. Accadimenti decisamente positivi , che fanno bene ad una società generalmente in crisi e ammalata. E questa volta è la scuola a dare una lezione alla comunità per la qualità dei risultati. Una mattinata in musica con il gemellaggio tra le medie di Portoferraio, a fare gli onori di casa, quindi i due istituti ospitati, Pontassieve e Follonica. Una manifestazione che ha lasciato il segno e avrà sviluppi futuri: non a caso Chiara Gagliozzi, docente di musica alla media Pascoli, lancia l'idea di un festival elbano di orchestre giovanili, a livello regionale. E il pubblico fatto di giovani, parenti, docenti e amici, oltre 300 persone, hanno applaudito senza sosta i ragazzi sul palco, tanto bravi da suscitare emozione, con bocche parte per la meraviglia. Le tre orchestre baby hanno suonato anche insieme, sull'aria dell'Acqua cheta, di Giuseppe Pietri musicista elbano, creatore dell'operetta italiana. Le musiche del maestro isolano di Sant' Ilario si sono davvero distinte. Con Gagliozzi, coordinatrice e direttrice dell'orchestra elbana, altri docenti Alessandro Bigio (chitarra), Stefano Lunardi (violino), Andrea Gorini (pianoforte) Stella D'Armento (flauto traverso). “Hanno partecipato i nostri 60 ragazzi del corso B, - ha detto concludendo la docente di musica - 45 della media di Pontassieve e 24 di Follonica, 129 ragazzi in concerto che ringrazio. Sto progettando un evento-festival, visti i risultati”. E quindi clarinetti, violoncelli, tamburi e tanti altri strumenti e al termine i genitori degli alunni portoferraiesi hanno offerto un rinfresco a tutti i partecipanti al gemellaggio. Di grande effetto anche una performance della scuola di Pontassieve fatta solo di percussioni. Ma da lodare sarebbero in tanti, o meglio proprio tutti.