In questo avvincente dibattito che da quasi una settimana riempie le pagine della stampa locale su come viene vissuta Marciana Marina dai villeggianti abituali vorrei intervenire sperando di non risultare in alcun modo funzionale al dibattito politico che si sviluppa in Paese e che non mi trova particolarmente interessata. Però questo luogo lo considero casa da 45 anni, vi trascorro con amore tante settimane all’anno, ne venero ogni angolo e ogni volto, anche i più ostici o remoti e fatico a non dire la mia. Sembra infatti che il dibattito, scaturito dalla lettera di un ragazzo di 23 anni che lamenta la scarsa vivacità in estate di Marciana Marina – e come dargli torto perdinci! – veda una sorta di polemica a barricate del tipo giovani contro anziani, casinisti contro amanti del riposo, rossi contro blu, che non porta nulla di buono al clima e all’immagine del Paese. Nell’ultima missiva la Signora Lia, dopo aver descritto la sua esperienza a Marina di Campo alla stregua di un soggiorno in una metropoli del Sudamerica con dettagliata descrizione di degrado, droga, teppismo e chi più ne ha più ne metta, ci parla della nostra amata Marciana Marina come di una deliziosa RSA dove si sta bene perché tutto sommato quelli che non devono tingersi i capelli per coprire la ricrescita bianca non li vogliamo, deportiamoli sulla sabbia del sud e godiamoci in silenzio le nostre presentazioni di libri, i nostri te delle cinque, il nostro silenzio alle 23. Chi scrive galoppa gioiosa verso i quarantasei, per cui la serata di bagordi la paga con almeno tre giorni di letto e tachipirina e predilige la cena e il libro alla discoteca, ma un po’ di gioventù e di vita rende allegro il mondo, sfido a provare il contrario.
Nella missiva precedente una mia vicina di casa applaudiva alla nuova libreria come occasione per organizzare solo presentazioni di premi letterari, adatti a un pubblico canuto, dimenticando o forse non sapendo che una libreria comunque in Paese c’è da quando ho memoria e che i premi letterari, con volti noti e notissimi della letteratura, qui si sono sempre organizzati. E ben vengano sia chiaro.
Arrivando al sodo, forse morirò da sognatrice, ma io ho l’idea che nella nostra bella Marciana Marina ci possa essere posto sia per i momenti culturali, che per quelli più ludici, magari mescolando un pubblico che chissà perché qui si pensa non si debba parlare. Le case editrici più blasonate presentano i loro libri su tik tok, poiché ritengono correttamente che non parlare attraverso gli strumenti di una generazione sia miope e poco utile ai fini della sostenibilità economica e della divulgazione culturale.
Perché invece un paese dovrebbe ignorare i giovani, quasi viverli come un disturbo? Marciana Marina ha già fatto una scelta importante, decenni fa, non volendo campeggi e quindi rinunciando ad un certo tipo di turismo low cost che altri comuni hanno scelto di ospitare. Negli anni 80-90-2000 e a seguire studiava da Portofino della Toscana, con grandi nomi dello spettacolo, della politica, premi letterari, sì, ma anche concerti, eventi, pensiamo a Musica dal Mondo, le notti blu, le gare di off-shore, tutti eventi con grande afflato sia per il turista che per il posizionamento di brand del Paese. Oggi sembra tutto cancellato, non ne capisco sinceramente il perché. E non può essere una mera questione politica, in quanto i decenni che ricordo hanno coinvolto la gestione di almeno quattro sindaci diversi, che tra loro non si sono mai amati. Eppure la Marina c’era, era tra le mete più blasonate del Mediterraneo, di cui era la Perla.
Oggi, che i turisti hanno imparato a viaggiare, i fasti di un tempo non bastano più. Il mare, la vista, i monti, le persone restano splendide. Ma diciamocelo, in paese non si trova un’aiuola uguale all’altra, ci sono asfalti che credo siano più vecchi di me. Gli abitanti hanno bocciato l’idea di un porto più adeguato ad ospitare i grandi yacht e tale scelta va rispettata. Ma oggi va ammesso con onestà che Marciana Marina è troppo cara per la classe media e non offre servizi adeguati a chi può spendere. L’estate 2023 resterà nella storia per pochezza di offerta. L’evento top si terrà il 31 agosto, quando buona parte dei turisti, abituali o no, saranno tornati a casa. Sarà uno spettacolo splendido per chi resta e per gli elbani, va benissimo lo stesso, ma nella programmazione è evidente che qualcosa non abbia funzionato. Quindi cosa succede? Che volto vogliamo che abbia il paese che tutti noi – residenti e non – amiamo profondamente? Paese per vecchi? Paese per giovani? Paese per tutti mi sembra uno slogan più saggio, magari con meno eventi ma qualitativamente migliori e con la voglia di riportare Marciana Marina là dove deve stare, tra i luoghi più belli in cui si possa villeggiare e – perché no – abitare.
Elena Traverso (Verona)