Ho letto nei comunicati del candidato a Sindaco, sig. Coscarella, che avrebbe incontrato tutti quanti potevano esprimere idee o rappresentare aggregazioni significative o associazioni del territorio.
Ho atteso che chiedesse di incontrare chi rappresenta legalmente la scuola ISIS-Foresi o chi ne rappresenta tutte le componenti ma invece si è astenuto e nonostante ciò si è permesso di fare della gratuita compagna elettorale parlando proprio di questa scuola.
Chi scrive è Presidente del Consiglio di Istituto, che lei ha tirato in ballo per ben due volte, e rappresenta più di 2000 persone, provenienti dai vari comuni dell'Isola, quali elettori attivi e passivi, mentre oggi mi sembra che lei sia solo un aspirante rappresentante, dei cittadini, lascio a lei considerare a che titolo ho parlato e parlo.
1. Il sottoscritto è delegato con apposita delibera, se mai ce ne fosse stato bisogno, dal CdI ad occuparsi dell'edilizia scolastica e, quindi, tenuto a partecipare a tutti gli incontri con pieno titolo ed esprimersi;
2. La dichiarazione che la Teseo Tesei è una “non scuola” deriva dalla lettura del progetto presentato in correlazione alla normativa che, in un articolo pubblicato tempo fa, è chiaramente individuata, basta avere la voglia, prima di discutere, di leggersi tutta la normativa (con le specifiche del dimensionamento aule, palestre, aree comuni, aree a verde) e non prendere solo gli aspetti di proprio tornaconto. Parlare per sentito dire o per emozioni, la disinformazione sono nemici alla soluzione del problema. La normativa è nell'interesse e nella tutela degli alunni e del personale della scuola, andare contro questa significa mettere in discussione e penalizzare la qualità della vita scolastica e le attività didattiche;
3. I dubbi sulla Teseo Tesei li ho sempre avuti e furono discussi anche nella riunione che organizzai 5 anni fa al teatro del Foresi, al Grigolo, tra tutti i candidati a Presidente delle Provincia, invitando anche i candidati a Sindaco dell'Elba, gli albergatori, le categorie economiche, etc. assente il candidato Kutufà. Lei non c'era, eppure già frequentava per la professione le scuole. In quella sede chiesi il piano “B” e tempi certi entro i quali abbandonare l'ipotesi delle Ghiaie, i politici presenti presero impegni specifici e tempi certi sia anche il piano “B” che per l'abbandono dell'ipotesi Ghiaie, ma nessuna amministrazione gli ha rispettati ne le opposizioni hanno vigilato, a tutti i livelli, il vero motivo per cui oggi siamo in questa condizione è che contro ogni logica e ostinatamente è stata perseguita quella strada impossibile, perseverare, come indica lei nelle sue dichiarazioni, allontanerà sempre più la soluzione del problema.
4. La normativa prevede che sia la scuola ad indicare il fabbisogno di aule e la loro disposizione per le esigenze didattiche, poi il Comune individua l'area nei piani urbanistici rispettando i parametri che la legge indica e infine l'amministrazione deputata alla realizzazione, in questo caso la Provincia, opera anch'essa nel rispetto dei parametri funzionali previsti. Non è scritto da nessuna parte che la Provincia può imporre e la scuola deve subire! Qui come molte altre volte, si è partiti dal concetto di un edificio esistente dove incastrare una scuola e rinchiuderci i ragazzi, poi ora si viene anche a sapere che quelle erano camerate. Non mi sembra che le camerate possano avere i requisiti di un'aula didattica a meno di sventrare l'edificio e ricostruirlo internamente e modificare le finestre, ma anche questo è facilmente leggibile nella relazione a corredo delle planimetrie inviate dalla Provincia in merito all'inadeguatezza della tenuta di carico dei solai, come delle lesioni sui muri, del tetto, delle fondazioni, delle superfici vetrate, etc., non importa essere tecnici basta avere buona volontà. Anche la normativa è chiara ed è semplice farne un raffronto.
5. Il “progetto”, fu chiesto a tempo debito sia da me che dal Comune ma non ci è mai stato mostrato accampando la scusa della non disponibilità del bene. Forse se lo avessimo avuto le considerazioni attuali sarebbero state fatte nel 2009 (fu redatto in quella data) e non ci avrebbero fatto perdere tutti questi anni. A chi ha fatto comodo questo? Alla Provincia che ha destinato ad altre realtà le proprie risorse e ha illuso (non me) parte degli isolani. Per quanto mi è stato riferito e posso crederci, ma non lo posso testimoniare perché non presente, pure nel 2008/2009 l'allora Dirigente del Provveditorato Provinciale avrebbe visitato i locali e sollevato non pochi dubbi sul fatto di potervi realizzare una scuola che, comunque, avrebbe necessitato di una deroga. La Provincia prima di mettere su tutto questo teatro ha acquisito la deroga scritta? Oppure vuole dare altri incarichi e aspettare che sia il Ministero e bloccarlo? Per quello che hanno detto il giorno 11 non mi pare proprio abbiano la deroga, ecco perché sto scrivendo al Ministero;
6. Nel suo ultimo articolo dice che la scuola avrebbe 21 aule e 6 laboratori, una biblioteca, etc., vede lei è male informato perché nel frattempo è stata depositata una variante dove le aule sono diventate 27 in compenso sono spariti i laboratori. Per fare tutto questo dovranno essere spostati dei muri portanti “ … traslazione del corridoio centrale … è necessario … costruire un nuovo muro di spina con relative fondazioni” sa cosa significa? Che a dicembre stimavano un costo di € 3.000.000, a gennaio 3.500.000 a marzo 4.000.000 e ora con queste modifiche a che importo arriveranno? Senza contare la mancanza di indagini statiche come ben evidenziato nelle relazioni avendo dichiarato che le fondazioni presentano lesioni!
7. E i tempi? Per come la Provincia ha eseguito i lavori in questi anni (sia nella tempistica che nell'esecuzione), e se non volete credere a cosa è successo nelle scuole rileggete la Gattaia (oltre tre anni) rapporti tutto alla Teseo Tesei, i tempi dei due anni indicati come minimo potrebbero essere oltre il doppio. Ancora non hanno fatto gli studi sulla staticità e sulle fondazioni, quando scrivo non mi invento delle barzellette. Andate, per esempio, al Cerboni e vedrete che dopo due/tre anni di lavori il fabbricato di fronte all'uscita della Coop “ex-liceo” non è stato ancora finito e ora si sono accorti che non è utilizzabile. Dieci minuti prima di presentarci il progetto il giorno 11, al CdI del Cerboni avevano affermato ciò; è la stessa squadra che ha fatto la progettazione e direzione lavori in Salita Napoleone, al Grigolo, che non ha ancora messo mano al tetto del Brignetti, che è responsabile delle manutenzioni, etc., Il Cerboni da 10 anni aspetta la palestra! E loro hanno il terreno e gli spazi! L'affermazione dell'assessore provinciale che il Grigolo non è sicuro perché non arrivano i mezzi di soccorso! Questo l'avevo già scritto in occasione delle esercitazioni antincendio di due anni fa, e allora tutti i soldi spesi per la scala antincendio? E per Salita Napoleone, se non arrivano in via Bini figuriamoci sulla Scalinata o in via Ferrandini, una delle nostre professoresse la può illuminare! Anche qui bastava applicare la normativa senza distorsioni e non sarebbero stati buttati via ingenti denari pubblici;
8. Forse quando fu concepita la localizzazione del polo scolastico alle Ghiaie c'era la possibilità di scelta dei fabbricati, e poteva essere inserito anche il Cerboni, e aveva un senso pur sussistendo dei limiti funzionali come ad esempio le aree a verde e, soprattutto, la viabilità. Oggi dobbiamo renderci conto che la situazione è cambiata.
9. Mi hanno detto che i ragazzi non sarebbero stati ascoltati o consultati, gli alunni della II° Liceo Scientifico, all'interno del progetto della Fondazione Caponnetto “Giovani sentinelle della legalità”, hanno presentato pubblicamente nei giorni scorsi alla De Laugier, il loro modello di scuola, un modello che potrà essere realizzato in molti luoghi ma non certamente alla Teseo Tesi.
Alla normativa cui ho fatto riferimento nel precedente articolo aggiungete anche la lettura di queste linee guida varate nel 2013 dal Ministero: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/8130e730-2e8c-4b03-ab12-e37ab5d59849/cs110413_all1.pdf.
Senza il rispetto di queste linee guida non sarà possibile neppure accedere ai finanziamenti se, anche questi, seguiranno quanto previsto per il fondo immobiliare per le scuole! I professionisti sanno che un progetto deve avere una relazione di conformità alle norme urbanistiche e alle disposizioni legislative, dov'è? Nella presentazione che è stata fatta manca anche la relazione tecnica, infatti non è stato presentato un progetto preliminare altrimenti avrebbero dovuto verificare i parametri e non ci sarebbe stato più motivo di scrivere, sarebbe stato auto-cassato;
10. La scuola non è solo i licei, la scuola è anche un professionale e un alberghiero e di cui il territorio chiede il potenziamento, che hanno pari dignità ed una segreteria che, come la Dirigenza, ha necessità di lavorare in un unico complesso e non su edifici frazionati nel comune, questa articolazione penalizza tutti, alunni, docenti ma anche i collaboratori scolastici per l'esiguo organico assegnato dallo Stato. Si pensi ad un alunno, ad un docente che ha necessità di parlare con il Dirigente Scolastico o di rivolgersi ai servizi di segreteria e viceversa, oppure alla turnazione del collaboratori scolastici, in gioco c'è anche la sicurezza e la sorveglianza!
11. La scuola ISIS-FORESI - BRIGNETTI ha un progetto d'Istituto “Il Professionale del Mare” che ho personalmente elaborato e coinvolge sia il Professionale che l'Alberghiero, per dare risposte immediate per l'occupazione nel territorio nel quale si inseriscono anche i licei. Il Collegio Docenti e in Consiglio di Istituto, la Conferenza dei Sindaci e dell'Istruzione, lo ha hanno deliberato, inoltre ha pareri positivi espressi da altri organismi istituzionali quali Provveditorato, Regione Toscana (Istruzione, Formazione), Amministrazione Penitenziaria, Ancim e in primis sostenuto e voluto dalle Associazioni di Categoria dell'Elba. Attualmente è al vaglio del Ministero dell'Istruzione per concedere la sperimentazione metodologica e didattica. Il progetto è coerente con le linee comunitarie per l'integrazione culturale dei giovani in Europa, un Protocollo di Intesa con il CNR approvato dai rispettivi organi. Il Liceo delle Scienze Applicate è solo il primo piccolo passo. Ad oggi è l'unico progetto elbano deliberato (da oltre un anno) dalla Conferenza dei Sindaci quale prioritario per i finanziamenti DUPIM 2014/2020, questa è l'intraprendenza del Presidente del CdI! Non citerò il progetto del convitto e dell'accoglienza degli alunni dal continente e stranieri, ma gli addetti ai lavori sanno già qual'è il programma e le opportunità così come sanno della possibilità di creare un incubatore di impresa. Vede quante cose ci sono di cui lei non conosce neppure l'esistenza e nonostante ciò critica!
12. La scuola progettata (intesa come spazi didattici) ha necessità di un'area adeguata e la proposta di localizzazione della scuola a San Giovanni deriva dal fatto che è uno dei pochi luoghi, già verificati dai tecnici, dove può sorgere in coerenza con la normativa vigente, la quale non prevede solo il rapporto superficie alunno per l'aula, ma anche flessibilità degli spazi, palestre, arre per ospitare gli alunni nella pausa pranzo (indispensabile per gli alunni di fuori Portoferraio che seguono le attività pomeridiane), zone sportive, etc. aree a verde e non è certo un fatto speculativo o di interesse occulto, anzi garantirebbe la riqualificazione di un'area e un vincolo a verde di una vastissima superficie di cui ne beneficerebbe la stessa comunità oltre al possibile completamento degli impianti sportivi dal momento che la scuola necessiterà di una piscina. In continente attuano i licei sportivi e qui non vengono realizzate neppure le palestre e le scuole si posizionano agli antipodi dei centri sportivi! L'unico problema è l'area inserita nel PIME, ma dopo il collaudo già avvenuto del Fosso della Madonnina anche questo è più facilmente superabile;
13. L'esempio edificatorio che ho citato è per dare un'idea realistica dei tempi e dei costi, non certo del dimensionamento (se considerassimo tutto l'Isis i numeri sarebbero quasi congrui) o di una appalto già dato o da dare ad una ditta già individuata, sono altri i soggetti deputati a ciò e del tutto estranei a mie attuali o future collaborazioni, ma difronte a tutte le fantasie sui numeri e sui tempi fatti dall'Amministrazione provinciale volevo capire, specie dopo la sparata dei € 7.000.000,00. Questo è un esempio concreto, con costi intorno a € 4.500.000 per 49 aule, 6 laboratori, 1 laboratorio esterno, sale 3 sale insegnati, uffici e una palestra con doppi campi regolamentari. La scuola non è un agglomerato di container, ma una struttura fissa con pilastri e travature in acciaio e legno, con tamponature in cemento armato e divisioni interne in laterizio o carton gesso, in classe energetica A+, che ho potuto visitare grazie alla disponibilità e guida del Dirigente dei Lavori Pubblici della Regione Emilia Romagna, vogliamo organizzare un pullman e andare a visitarla?
14. Per quanti vogliono avere informazioni o conoscere atti e documenti io sono disponibile a fare incontri, nei limiti del mio tempo libero, purché costruttivi e non offensivi di chicchessia, avere attaccato o tentato di delegittimare il Consiglio di Istituto o me e il Comune non serve a nessuno ne tanto meno ai ragazzi, forse fare il punto della situazione in modo oggettivo, conoscere le esigenze della scuola e il programma di sviluppo, confrontarci senza pregiudizi, osservare le normativa senza la smania tutta locale della “deroga” aiuterebbe molto di più, eviterebbe malintesi o prese di posizione che poi conducono a radicalismi sterili, a fantasie o presunti sogni infranti, le possibilità ci sono. Perché uno dei tanti professionisti che avete nelle vostre fila, in forma di volontariato, non prende i dati della Teseo Tesi e controlla se tutti i parametri sull'edilizia scolastica sono rispettati, io sono disponibile a dare il mio contributo e avere un confronto serio ci aiuterebbe e farebbe capire lo stato dell'arte. Io non ho altri interessi se non la soluzione del problema in un contesto generale e non nella miopia di dare un contenitore inadeguato e insufficiente già ai soli licei.
15. Come ha detto Semeraro per la sanità io lo dico per la scuola: “la scuola è una cosa seria”, se lei invece di cercare una facile demagogia mi avesse contattato, penso che avrebbe potuto dare un contributo ben diverso.
La scelta finale è certamente politica, e la mia domanda è: avete a cuore il bene alla scuola (intesta come comunità) oppure no?
La strategia delle amministrazioni è stata chiara, aspettare che qualcuno diverso dagli attuali attori sancisca il fallimento dell'operazione o trovare un capro espiatorio, questo clima e questa attesa gioca, come ha giocato, solo contro il bene della scuola, tutta, e contro la soluzione del problema.
Jachen Gaudenz