Ho atteso qualche giorno - scrive l'ex-sindaco di Rio Marina - di comprendere in che modo si risolvesse la vicenda delle terme o meglio quali iniziative intendesse assumere l'amministrazione di Rio Marina di fronte al comportamento di ASA che ritengo oltraggioso delle aspettative di una comunita' che ai risultati della ricerca lega una delle principali scommesse del suo sviluppo.
Ho atteso qualche giorno di comprendere in che modo si risolvesse la vicenda delle terme o meglio quali iniziative intendesse assumere l'amministrazione di Rio Marina di fronte al comportamento di ASA che ritengo oltraggioso delle aspettative di una comunita' che ai risultati della ricerca lega una delle principali scommesse del suo sviluppo.
Quanto avvenuto e' tanto piu' assurdo quanto disconosciute sono state le lettere con le quali nei mesi del mio mandato, pur in un confronto civile e rispettoso delle competenze di ciascuno, ho piu' volte rappresentato ad ASA il grande valore di interesse pubblico dell'attivita' di ricerca autorizzata e degli esiti della stessa che oggi, ostacolati fino ad essere pregiudicati per il pozzo sino ad ora utilizzato, risultano ritardati e legati ad una ulteriore perforazione con un aggravio di costi che - e' bene ribadirlo - saranno costi pubblici e non solo economici.
Chi paghera' i ritardi e spieghera' alla gente che c'e' una societa' che ha attinto da questo territorio gran parte della risorsa idrica distribuita in tutta l'isola e che di quel pozzo non poteva fare a meno? Per quale motivo quest'isola continua a subire queste angherie? Mi auguro che ci sia chi sappia difendere il nostro sacrosanto diritto ad una nuova occasione.
Paola Mancuso