Caro Sindaco, nel ringraziarTi per avermi inviato tramite posta elettronica l’invito all’incontro organizzato per martedì sera a Rio Marina, in merito ai fenomeni carsici di cui è oggetto l’area del Piano, posta tra i due comuni di Rio Marina e di Rio nell’Elba, permettimi in proposito di esprimere quanto segue.
A distanza di mesi dall’ultimo concreto cedimento della porzione della viabilità provinciale, riterrei superfluo organizzare un incontro per parlare di quanto è già stato appurato oramai da tempo (se non da decenni - basta leggere qualsiasi pubblicazione riguardante LE GROTTE DI SAN GIUSEPPE), magari divagando su ipotetiche concause che hanno provocato l’attuale stato di degrado della zona.
C’è invece necessità di conoscere quali azioni concrete e definitive sono in corso di attuazione per trovare una soluzione al problema, che – al di là di qualche languida promessa da marinaio – sembra interessare a pochi, se non a nessuno.
So bene che per qualunque azione è necessario l’intervento dell’organo regionale e del residuato ufficio provinciale, ma questo non può essere motivo dello stato di stallo che stiamo vivendo.
So altrettanto bene che è molto più semplice criticare che proporre, magari sbagliando, ma in questo caso di proposte non ce ne sono.
E se invece le proposte ci sono, è indispensabile un aggiornamento.
C’è bisogno di portare a conoscenza della gente di Rio Marina e Cavo quali siano gli interventi che l’amministrazione comunale di cui sei a capo intende intraprendere per risolvere un problema per il quale – ad oggi – nessuna iniziativa concreta è stata in realtà intrapresa, ad eccezione dell’inizio procedurale (!) di una variante agli strumenti urbanistici, i cui tempi di approvazione sono biblici: potrà essere risanata la viabilità originaria, o invece verrà realizzato un percorso alternativo, oppure l’attuale viabilità provvisoria diverrà definitiva.
C’è necessità di conoscere i tempi conseguenti alla eventuale scelta e per quanto ancora dovrà essere utilizzata la cosiddetta “bretella” alternativa, il cui stato di degrado è sotto gli occhi di tutti: considerato il considerevole passaggio di mezzi di ogni genere, il tratto di viabilità che “raccorda” la strada provinciale sino agli impianti sportivi è deteriorato, tanto che dall’ormai residuo strato di asfalto ai margini della carreggiata si è creato un dislivello che costituisce pericolo costante per chi transita; senza considerare i continui cedimenti o il ridotto dimensionamento del ponticello, per il quale sembrava imminente la possibilità di ampliamento, oltre al consolidamento.
Se poi andiamo a transitare nel tratto di viabilità costruito recentemente, le condizioni di pericolosità sono ancora più evidenti.
Ed allora – considerato che la stagione estiva oramai sta terminando e che con il periodo invernale lo stato di pericolosità aumenterà, invece di parlare di fenomeni carsici – forse sarebbe più opportuno convertire le chiacchiere in azioni che incentivino la soluzione di un problema, il quale tra l’altro – se qualcuno non se ne fosse accorto –ha influito in negativo sull’attività turistica di Rio Marina e di Cavo, il cui culmine di quest’anno è stato il presunto complotto per le mancate citazioni in una trasmissione televisiva (!) o l’uso per pochi intimi del monumento che tutti ci invidiano: la TORRE DEGLI APPIANI, , oramai ridotta ad un cartellone pubblicitario.
Mi scuserai se nel mio scrivere sono stato disordinato e sgrammaticato, ma l’importante che tu abbia percepito il concetto: come dice un detto che ha pubblicato proprio in questi giorni su Facebook l’amico Maurizio GRAZIA - le parole se le porta via il vento – sono i fatti quelli che contano – Ora è il momento dei fatti.
Ti ringrazio per l’attenzione e Ti saluto - Luciano MUTI