Si tratta di una richiesta dalla quale emerge chiaramente lo spessore corporativo dei firmatari che si identificano nell'astratto contesto di Ristoratori, ma che coinvolge nella sottoscrizione del documento alcuni gestori di Bar, e guarda caso tutti dell'area di Marina di Campo e dintorni.
In realtà la contestazione si riferisce a sagre paesane che sono, pressochè tutte, svolte in frazioni diverse da Marina di Campo, e pertanto con basso riflesso sui “ristoratori” presenti nell'area del capoluogo.
Inoltre, è opportuno rilevare, che le sagre autorizzate nell'anno corrente sono sostanzialmente, nel numero e nelle localizzazioni, le stesse che ordinariamente venivano effettuate anche negli anni passati.
Intanto l'iniziativa dei “ristoratori di Campo nell'Elba” su cosa vuole porre l'attenzione dell'Amministrazione?
Sicuramente questo è un momento non facile per la nostra comunità. Si parla di contrazione di domanda turistica valutata a due cifre, in una realtà di grande crisi economica nazionale. Purtroppo dobbiamo dover ammettere che offriamo un prodotto non essenziale, in un contesto globalizzato dove non riusciamo adeguatamente a rappresentare le nostre eccellenze territoriali.
Questa Amministrazione, nella coscienza dello scenario in cui avremmo dovuto operare, che aveva evidenti riscontri nelle informazioni locali e nazionali, ha prodigato ogni possibile sforzo per assicurare il superamento degli eventi alluvionali del novembre scorso, offrendo un territorio totalmente ricostruito. Volevamo infatti evitare che le difficoltà nazionali fossero aggravate dai nostri problemi locali.
Sicuramente siamo riusciti a raggiungere nella ricostruzione del nostro territorio, almeno quella apprezzabile dal turista, i risultati attesi, infatti chi ci ha conosciuto a fine anno
Oltre a questo, in una logica di sostegno dell'economia turistica, abbiamo ritenuto di non aumentare le tariffe dei tributi comunali mantenendo anche la stessa politica sui suoli pubblici.
Cari firmatari, ma avete considerato che molti di voi, o addirittura la quasi totalità, ha una capacità imprenditoriale solo grazie ai suoli pubblici occupati, inclusi quelli demaniali? Ma voi avete sufficientemente valutato che è stata sottratta a tutta la popolazione la disponibilità di importanti aree del nostri territorio per riservarle a voi?
Sicuramente siete una importantissima componente della nostra economia, anche sotto il profilo occupazionale, ma taluni di voi sono “distratti” su quelle che sono le necessità del nostro territorio perchè finita la stagione tirano giù le saracinesche e vanno a svernare altrove, portando le ricchezze raccolte, poche o tante, via dall'Elba.
Qui l'inverno è lungo, e quest'anno lo sarà molto di più.
Cari firmatari, avete valutato che gran parte dell'attività di aggregazione è affidata alla nostre associazioni, che sono presenti e operanti tutto l'anno e che mantengono vivi nella nostra comunità gli interessi sociali, culturali e le tradizioni del nostro passati
Cari firmatari, come pensate che, a fronte di interventi pubblici modesti e pur in presenza di una forte componente volontaristica, queste Associazioni possano sopravvivere se non producono un percorso di auto finanziamento?
Fare l'amministratore pubblico oggi è molto complesso, le istanze che provengono dalla comunità amministrata sono molte e molte volte tra loro contrapposte. L'equilibrio è la dote che viene richiesta a chi si occupa di cosa pubblica. Noi cerchiamo di operare in questo senso, con la massima trasparenza sempre nell'interesse pubblico.
Cari firmatari, ringrazio per l'occasione che mi avete dato per esporre queste mie modeste riflessioni.
Vanno Segnini, Sindaco Comune Campo nell’Elba