Adesione alla Mozione del Pd contro la chiusura degli uffici postali periferici. Romanelli (SEL): “Non si possono penalizzare le fasce più deboli della popolazione, come anziani e persone con ridotta capacità di muoversi, ad esempio disabili`. “Dalla Toscana mobilitazione di tutte le Istituzioni locali contro questi tagli indiscriminati” “In Toscana sono quasi duecento gli uffici postali che rischiano di chiudere o essere fortemente ridimensionati entro l’anno, perché giudicati da Poste Italiane poco redditizi” – ricorda il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli “E’ un piano preoccupante, considerando anche che Poste Italiane SpA ha chiuso il 2011 con un utile netto di 846 milioni di euro, e che tutto viene annunciato, almeno per adesso, senza alcuna concertazione con gli Enti locali”. “Gli uffici postali periferici – continua il Consigliere Regionale di SEL – rappresentano un servizio essenziale per il territorio e per i cittadini, già sottoposti ai tagli riguardanti il trasporto pubblico, per sostenere il mantenimento delle comunità e di molte attività economiche”. “I primi a pagarne le conseguenze sarebbero le fasce deboli della popolazione come le persone anziane e quelle con ridotta capacità di muoversi, ad esempio disabili, che sarebbero costrette a percorrere molti chilometri per riscuotere una pensione o pagare una bolletta”. “Da sempre il servizio postale è stato caratterizzato dalla copertura capillare del territorio, tagliarlo indiscriminatamente rappresenterebbe un ennesimo colpo depressivo all’economia italiana oltre ad una grave ingiustizia sociale”. “Dalla Toscana e da tutta Italia – termina Romanelli – si erge un coro di proteste affinché questo piano non sia attuato: oggi ho firmato una mozione dei colleghi del PD che impegna al Giunta a farsi promotrice di forti azioni istituzionali, volte sì alla razionalizzazione del servizio, ma di concerto con i Comuni e nel rispetto delle esigenze sociali ed economiche dei cittadini”.